A partire dal 1°settembre partirà il Bonus Giorgetti, un incentivo che porterà ad un aumento del 10% dello stipendio netto per Dipendenti Pubblici e Privati che entro il 31 dicembre 2025 maturano i requisiti per Quota 103 o per la pensione anticipata ordinaria, ma decidono di continuare a lavorare.
Bonus Giorgetti, il beneficio
Il beneficio si presenta come uno sgravio contributivo: il lavoratore non dovrà versare più la quota di contributi INPS, lasciando la somma disponibile in busta paga. Il datore continuerà a versare la sua quota di contributi per il dipendente, che non subirà alterazioni.
Cos’è il bonus Giorgetti?
Cos’è il Bonus Giorgetti per i docenti e per i lavoratori in generale? Negli ultimi mesi si parla molto di questa misura pensata per spingere chi ha già i requisiti per andare in pensione a rimanere a lavoro. Anche i docenti, dunque, possono beneficiarne: chi decide di rinviare il pensionamento, infatti, può avere un incremento netto in busta paga. Ma di cosa si tratta e come funziona davvero per chi lavora nella scuola?
l Bonus Giorgetti – che prende il nome dal Ministro dell’Economia che lo ha proposto – è un incentivo economico per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata – come Quota 103 o il pensionamento ordinario – ma scelgono di continuare a lavorare.
In pratica, chi aderisce riceve direttamente in busta paga la quota di contributi pensionistici (circa il 9%) che normalmente sarebbe trattenuta. Il vantaggio? Un aumento netto che può arrivare anche a 6.000-7.000 euro l’anno, senza tasse aggiuntive.
Requisiti principali
I requisiti per poter richiedere il Bonus Giorgetti per i docenti sono i seguenti: Età e contributi: almeno 62 anni con 41 anni di contributi (Quota 103) o pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi uomini, 41 anni e 10 mesi donne).
Iscrizione previdenziale: lavoratori dipendenti, anche del settore scuola, iscritti all’AGO o a fondi equivalenti.
Periodo di validità: attivo per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2025.

