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Caldaie e scaldabagni al via eco-rivoluzione

ROMA – Caldaie e scaldabagni tradizionali addio, dal prossimo 26 settembre in Europa parte una vera e propria eco-rivoluzione. A lanciarla sono le regole Ue che introducono nuovi standard di efficienza energetica ed etichette sui consumi per questi apparecchi, come già successo per frigoriferi e televisori. Largo quindi a caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi, stop graduale invece per la vendita di apparecchiature tradizionali, una volta terminato lo stock nei magazzini. “Drastico taglio delle emissioni globali e locali, minore import di gas, risparmi importanti nelle bollette delle famiglie ed un mercato più interessante per i produttori italiani di caldaie che hanno investito in innovazione e sviluppo: era ora” afferma Davide Sabbadin di Legambiente. Grazie alle nuove regole l’Ue eviterà di consumare ogni anno 56 milioni di tonnellate di petrolio e arriverà a creare 238mila nuovi posti di lavoro. Anche per l’industria del settore quella del 26 settembre rappresenta di fatto “una svolta epocale, perché si andrà verso soluzioni che attualmente non sono diffuse, visto che il 60% delle caldaie vendute in Italia sono ancora di tipo convenzionale” sottolinea Federico Musazzi, segretario di Assotermica.