PALERMO – “Il nuovo piano regionale dei rifiuti dovrà essere adottato dal Commissario delegato entro 60 giorni, con il coinvolgimento di tutti i soggetti previsti dalla legge regionale 9/2010”. Così si leggeva sul blog del governatore Lombardo il 9 luglio del 2010, giorno in cui il Consiglio dei ministri decretava lo stato di emergenza dei rifiuti nominandolo commissario. Sono passati quasi due anni e il Piano non è ancora firmato. Il giorno dopo Lombardo parlò della necessità “di realizzare quanto previsto dalla legge dell’assemblea con una serie di deroghe ”. I problemi veri, però, restano: raccolta a singhiozzo e problemi finanziari. Contro il blocco del sistema in campo Confindustria e sindacati che il 20 giugno manifesteranno davanti al Palazzo dei Normanni contro l’enorme credito che le aziende del settore vantano nei confronti della Regione. (continua)
Rifiuti. Bilancio alla fine del regime commissariale. Situazione. A fine anno scade la gestione commissariale sul sistema dei rifiuti nell’Isola e quasi tutte le questioni sono irrisolte, a causa dell’inapplicazione della legge di settore e la mancata approvazione del Piano. Stallo. La maggioranza dei Comuni non ha adempiuto alle procedure per il passaggio Ato-Ssr. Risultato? Il 90% dell’immondizia viene scaricata nelle discariche che vantano centinaia di milioni di crediti.
