AGRIGENTO – Una ruspa e tre camion della ditta aggiudicataria dell’appalto del Comune per radere al suolo i primi otto manufatti abusivi in zona A del Parco archeologico, si sono recati ieri all’ingresso del quartiere di San Leone per intervenire sulle ultime due costruzioni irregolari della lista. Si tratta degli interventi più costosi della prima tranche dei lavori, con una spesa prevista di 25.300 euro e 21.047 euro.
La ruspa è entrata in azione nonostante i proprietari abbiano provato a opporsi, affermando d’aver demolito autonomamente un edificio e la piattaforma di un anfiteatro. Gli agrigentini avrebbero chiesto tempo per togliere i detriti, ma la ruspa ha proceduto alla rimozione degli stessi.
I proprietari di quegli immobili, qualche tempo fa, hanno proposto un ricorso dicendo che i fabbricati sono stati acquistati da una terza persona, di fatto responsabile dell’abuso edilizio. Del caso si è occupato il giudice Francesco Gallegra, nell’ambito del cosiddetto “incidente di esecuzione”, che ha ordinato la demolizione ritenendo ininfluente la circostanza.
La ruspa è entrata in azione nonostante i proprietari abbiano provato a opporsi, affermando d’aver demolito autonomamente un edificio e la piattaforma di un anfiteatro. Gli agrigentini avrebbero chiesto tempo per togliere i detriti, ma la ruspa ha proceduto alla rimozione degli stessi.
I proprietari di quegli immobili, qualche tempo fa, hanno proposto un ricorso dicendo che i fabbricati sono stati acquistati da una terza persona, di fatto responsabile dell’abuso edilizio. Del caso si è occupato il giudice Francesco Gallegra, nell’ambito del cosiddetto “incidente di esecuzione”, che ha ordinato la demolizione ritenendo ininfluente la circostanza.
