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Dispositivi medici, prezzi pazzi

Sanità. Forniture di beni senza tariffe di riferimento. 100 milioni di euro. La cifra che si può risparmiare in Sicilia con l’acquisto omogeneo dei dispositivi medici da parte delle Aziende del Ssr, nell’ambito dei 2 miliardi di tagli in tutte le regioni. 416 milioni di euro. È la spesa che risulta dal preconsuntivo 2011 della Regione siciliana per l’acquisto di beni sanitari diversi dai farmaci da parte delle Aziende del Servizio sanitario.

La sanità in Sicilia ha registrato un notevole miglioramento passando da -617 milioni a -27 milioni nel consuntivo 2011, a testimonianza che il piano di rientro funziona. Rimangono, però, alcune contraddizioni come il diverso prezzo dei dispositivi medici. Cioè se per pace maker, protesi, defibrillatori e altri dispositivi per ogni ricovero le Aziende sanitarie della Sicilia nel 2005 spendevano cifre differenti, come documentato dal Piano di rientro 2007/2009, questa situazione ancora non è cambiata.
L’Osservatorio regionale sui prezzi dei dispositivi medici, istituito nel 2007, non è riuscito a raggiungere gli obiettivi di risparmio di spesa previsti nel Piano di rientro.
Già l’ex ministro della Salute, Ferruccio Fazio, aveva previsto per l’acquisto di tali beni da parte delle Aziende del Ssn un risparmio possibile di 2 miliardi, ovvero 100 milioni di € solo da parte della Sicilia. (continua)