Presentato il piano regionale triennale di interventi per la tutela delle acque - QdS

Presentato il piano regionale triennale di interventi per la tutela delle acque

Presentato il piano regionale triennale di interventi per la tutela delle acque

mercoledì 11 Luglio 2012

L’obiettivo di far ripartire il lavoro passa attraverso uno dei beni più preziosi. Niente spreco di acqua è il refrain della conferenza stampa. Aiello e Caltabellotta al QdS: “Abbiamo pensato a misure di riutilizzo, speriamo di estendere i progetti a tutta l’Isola”

PALERMO – Far ripartire il lavoro attraverso il bene più prezioso: l’acqua. Così il Dipartimento regionale degli interventi infrastrutturali per l’agricoltura in  linea con la direttiva regionale “Acqua e lavoro” destinerà oltre 230 milioni di euro per un piano triennale di interventi (2012-2015) volti alla tutela e valorizzazione delle acque e del suolo, per lo sviluppo della produzione  agricola dell’Isola.
A presentare ieri a palazzo d’Orleans il piano ed i  relativi investimenti, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il  dirigente generale  del Dipartimento Dario Cartabellotta e l’assessore alle  Risorse agricole ed alimentari Francesco Aiello. Con la legge regionale 25 del  2011 obiettivi e interventi sono affidati alla gestione unica dei consorzi di  bonifica, in capo al dipartimento regionale per gli Interventi infrastrutturali  in agricoltura.
La gestione unica dei consorzi darà la possibilità di  risolvere alcune criticità che incidono sull’efficienza e sulla economicità dei  consorzi stessi, che per altro, come ha annunciato Cartabellotta “passeranno da  undici a quattro consorzi di secondo grado”. Niente spreco di acqua è il  refrain della conferenza stampa di ieri, quindi, spiega il dirigente “vigileremo  sulla manutenzione ordinaria delle reti di distribuzione che dovrà essere  totalmente convertita verso le reti in pressione, ieri erano canali a pelo  libero. Ma baderemo anche ai costi, spesso consorzio ed agricoltore non hanno  idonei strumenti per stabilire volumi e turni di adacquamento; questo determina  inevitabilmente sprechi della risorsa con danni diretti al consorzio e alle  imprese agricole per i maggiori costi sostenuti e all’ambiente per la riduzione  della qualità delle acque superficiali e sotterranee, a causa dei nutrienti, in  particolare azoto”.
E ancora in tema di inutili perdite di acqua l’assessore  Aiello risponde alle domande del Quotidiano di Sicilia su eventuali progetti  che la Regione siciliana intende portare avanti per il riutilizzo delle acque  reflue in agricoltura. “In effetti – dice – abbiamo pensato a delle misure per il  riutilizzo ed in parte il piano della direttiva Acqua lavoro prevede anche  questo”.
“Già la città di Siracusa ha avviato un interessante progetto – gli fa  eco Cartabellotta – e speriamo di poterlo estendere alle altre città della  regione”.
A tutte le attività consortili andrà applicato il Protocollo di  legalità Carlo Alberto Dalla Chiesa. Le opere saranno realizzate con diverse  linee di intervento: ex-Agensud, compreso il fondo per la progettazione; Psr  Sicilia 2007-2013, misura 125/b, che prevede interventi sulle opere secondarie  sovraziendali di distribuzione efficiente delle risorse idriche ad uso irriguo;  misura 321, acquedotti rurali, insieme con gli interventi con finalità irrigua,  il Psr Sicilia ha previsto degli interventi migliorativi dei servizi essenziali  per l’economia e la popolazione rurale, che include gli acquedotti rurali  destinati all’approvvigionamento idro-potabile.
Si tratta di interventi che  dovrebbero migliorare la qualità della vita e dell’attrattiva dei territori per  le imprese e per la popolazione. Sarà istituita una cabina di regia composta da  professionisti che lavorano nei consorzi che agirà in stretto raccordo con Agensud e gli enti finanziatori di opere.

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