Ambiente. Terremoti, frane, alluvioni e l’impatto antropologico.
Eventi. In questi giorni di caldissima estate è argomento lontano dai pensieri. Tuttavia, dall’autunno frane e alluvioni torneranno a fare paura in Sicilia, isola che convive con lo spettro del grande terremoto.
Danni. Gli ultimi dati Ispra danno l’idea di quanto successo negli ultimi anni. Tantissimi danni e vittime umane, con costi decisamente superiori a quanto possa ammontare una seria politica di prevenzione.
PALERMO – L’antropizzazione selvaggia si sposa con il rischio naturale siciliano. Il connubio è letale, perché i mali connaturati alla fragilità del territorio isolano (rischio sismico e idraulico su tutti) vengono alimentati ed amplificati da una gestione del territorio che non conosce i termini prevenzione e cura.
Così accade che le cave, le miniere, il cemento selvaggio, i pozzi petroliferi e di acqua, contribuiscano in maniera determinante a cancellare quel poco di Sicilia che è ancora rimasto. Il resto lo compiono gli strumenti legislativi completamente carenti che dovrebbero invece servire a gestire e pianificare il territorio e non ad attendere tragedie per agire in una fase successiva. Lo stesso avviene anche per il risanamento ambientale, che è un passaggio ancora lontano dall’essere recepito. (
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