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La Chinnici ci è costata 175 mln di euro

La casta. La Sicilia è nel baratro ma la politica non paga Normativa. La Finanziaria 2010 e il Dl 138/2011 sono le due leggi che la Regione Siciliana ha deciso di ignorare, continuando ad alimentare un esercito di oltre seimila politici negli enti locali Aree metropolitane. Il risparmio maggiore si sarebbe potuto avere soprattutto nei tre grandi Capoluoghi, con 38 consiglieri in meno a Palermo, Catania e Messina

PALERMO – Sarebbe bastato semplicemente recepire le leggi emanate dal Governo nazionale per effettuare un taglio da 175 milioni di euro ai costi della politica siciliana. Eppure il Governo Lombardo, attraverso l’ex assessore regionale alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha preferito bloccare tutto e continuare ad alimentare la Casta.
Il taglio avrebbe interessato oltre 2 mila consiglieri in tutta la Sicilia, ma questa grande boccata d’ossigeno per le casse della Regione è stato sacrificato sull’altare della cattiva politica, quella che pensa a piazzare quanti più senzamestiere possibili nei posti del potere e se ne infischia del benessere dei cittadini.
Non stupiamoci, dunque, se la Sicilia rischia giorno dopo giorno di sprofondare nel baratro e portare con sé tutti i siciliani. (continua)