Enti locali. Barconi ingovernabili in mezzo alla tempesta.
Due su nove. Soltanto due capoluoghi (Ragusa ed Enna) hanno già approvato il previsionale per il 2012. Il via libera, comunque, è arrivato molto tardi, a metà dell’anno in corso.
Proroghe sempre puntuali. Con la solita sfilza di decreti del ministero dell’Interno, recepiti tout court dalla Regione, l’obbligo di esitare il documento slitta fino a settembre.
PALERMO – In Sicilia, alla data odierna, solo due Comuni capoluogo hanno approvato il bilancio di previsione: si tratta di Ragusa ed Enna, che comunque si sono dotati del documento finanziario rispettivamente a giugno e a luglio, quando era già trascorsa mezza annualità
Per tutti gli altri capoluoghi l’anno sta passando senza una accenno di programmazione economica e finanziaria: il bilancio di previsione, quando sarà adottato, sarà un documento inutile, che non prevede e non programma nulla limitandosi a registrare quanto è stato già fatto in maniera impropria.
I nostri Comuni si trasformano quindi in barconi ingovernabili in cui il pubblico denaro si spende in maniera inerziale e per il mero mantenimento dell’apparato burocratico. Per gli investimenti, e per lo sviluppo, resta quindi poco o nulla. (
continua)