ROMA – No ad un emendamento proposto dalle Regioni e dalle Province autonome relativo alla richiesta di introdurre “una esplicita indicazione della natura meramente ricognitiva” degli impianti di incenerimento da realizzare come previsto dall’articolo 35 dello Sblocca Italia. Lo dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ecomafie, facendo presente che “l’emendamento è stato valutato dalle strutture tecniche del mio Ministero non ammissibile” poiché ‘’non compatibile con la legge’’ che chiede “l’individuazione puntuale (e non una mera ‘ricognizione’)”. Galletti è invece d’accordo con l’altra richiesta di una ‘’cabina di regia’’ per il coordinamento e l’elaborazione della strategia nazionale sui rifiuti. L’articolo 35, comma 1 dello Sblocca Italia – spiega Galletti – attribuisce al decreto della presidenza del Cdm da emanare ‘’l’individuazione puntuale dell’impiantistica necessaria per coprire il fabbisogno residuo di incenerimento determinato con finalità di progressivo riequilibrio socio-economico tra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio’’. Per questo la richiesta, avanzata dalle Regioni il 20 gennaio ‘’non è ammissibile”.
