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Catania – San Cristoforo, rifiuti e discariche: qui il centro è diventato periferia

Melania Tanteri

Catania – San Cristoforo, rifiuti e discariche: qui il centro è diventato periferia

martedì 04 Agosto 2009

Case abbandonate invase dai cumuli di immondizia, sporadici gli interventi dell’amministrazione. L’assessore Mignemi: “Bisogna educare la popolazione al rispetto”

CATANIA – Una distesa di immondizia, rifiuti ingombranti, materiali di risulta. Si presenta così l’intero quartiere di San Cristoforo, periferia nel centro di Catania. In quasi ogni strada, ogni via o vicolo, infatti, si trovano micro discariche, alcune lontane dalle case e dagli edifici, altre che nascono e aumentano ogni giorno sotto le finestre degli abitanti. Se si fa un giro per le strade del rione, in un giorno qualunque dell’anno, lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi non varia di molto: se in via del Mulino a vento, una vecchia costruzione abbandonata è ormai diventato un enorme cassonetto per qualsiasi tipo di rifiuto, in via Alcibiade i materiali di risulta, mattoni e calcinacci, occupano gran parte della sede stradale.
Ma sono la via Toledo e la via Del Principe, alle spalle della via Tempio, ingresso alla città per chi viene da Sud, che la situazione, oltre che essere indecorosa è pericolosa per l’igiene e la salute pubblica. Centinaia di metri quadri trasformati in una enorme pattumiera, cumuli di rifiuti puzzolenti a pochi passi dal “salotto buono” della città, il cui cattivo odore arriva a decine e decine di metri di distanza e in cui, tra i topi e i cani randagi, il rischio salute è reale. Inoltre, con l’estate e le temperature elevate, spesso i rifiuti vengono dati alle fiamme, con enormi conseguenze per le persone e l’ambiente.
“Sono anni che chiediamo la rimozione sistematica dell’immondizia e soprattutto dei sistemi che impediscano alla gente di scaricare abusivamente – affermano i rappresentanti della prima municipalità – ma gli interventi da parte dell’amministrazione sono sporadici e la situazione si ricrea tutte le volte”. Il piazzale in via del Principe, un tempo deposito giudiziario, è stato negli ultimi anni oggetto di richieste da parte del consiglio di quartiere che, circa cinque anni fa aveva chiesto e ottenuto la recinzione di sicurezza. Realizzare un campo da gioco, una piazza un parcheggio, dal momento che siamo nei pressi della Pescheria e di Piazza Duomo, sono solo alcune delle proposte avanzate dai consiglieri, ma sembra che intervenire sia, al momento impossibile.
“Abbiamo attivato tutte le procedure per rintracciare il proprietario ed espropriare il piazzale – afferma Domenico Mignemi, assessore all’Ambiente del Comune – e sostituiamo i cassonetti in fiamme, ma il problema è che una parte dei cittadini continua a mostrare nessun rispetto verso la cosa pubblica”.
Per Mignemi, infatti, non basta intervenire, ma bisogna educare culturalmente la popolazione al rispetto e, soprattutto, intensificare i controlli da parte di tutte le forze dell’ordine.
“Bisognerebbe aumentare i pattugliamenti – dichiara – e istallare sistemi di videosorveglianza che ci permettano di intervenire velocemente e rintracciare i responsabili di un simile scempio. Ho inoltre intenzione – conclude Mignemi – di dotare la direzione Nettezza Urbana di un Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico), per raccogliere le segnalazioni da parte dei cittadini, in modo da poter intervenire con i vigili urbani in tempo reale e punire i colpevoli”.
Nobili iniziative che, però, devono fare i conti con la situazione economica del Comune etneo, non certo rosea.

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