Caso Bellolampo, fare presto con la riforma - QdS

Caso Bellolampo, fare presto con la riforma

Antonio Casa

Caso Bellolampo, fare presto con la riforma

venerdì 17 Agosto 2012

Trasferire l’immondizia altrove costa trecento euro a tonnellata, oltre il doppio della media regionale. Indagini aperte. Ipotesi: l’incendio potrebbe anche essere una risposta di Cosa nostra alla legge sui rifiuti nell’Isola

PALERMO – L’Arpa cambia guida – dopo la gestione commissariale di Salvatore Cocina – proprio nel momento più delicato della stagione. A dover gestire le polemiche seguite al rogo della discarica di Bellolampo sarà Francesco Licata di Baucina, attuale vicepresidente dell’Ismett e già direttore delle aziende ospedaliere Arnas Civico di Palermo e Garibaldi di Catania. Il fuoco è ormai spento, adesso si faranno i conti. 
 
Nei giorni scorsi, i tecnici dell’Ingv, l’Istituto nazionale di vulcanologia di Catania, hanno effettuato un sopralluogo nella discarica di Bellolampo di Palermo dopo lo spegnimento del rogo durato più di dieci giorni, registrando dati, con la strumentazione sofisticata, tra cui termotelecamere, per accertare la temperatura sia nel ‘cratere’ dove il rogo ha raggiunto temperature altissime, fino a sfiorare i 300 gradi, sia nelle zone circostanti. I vigili del fuoco hanno proceduto alle operazioni di “coprimento” della discarica, appunto per evitare che l’incendio possa nuovamente guadagnare terreno grazie all’esplosione di alcuni focolai. 
 
Le ultime notizie sono confortanti e dicono che non ci sarebbero rischi per la salute umana. È quanto emerge dalla riunione del Tavolo tecnico interistituzionale voluto dall’assessorato regionale della Salute integrato con il responsabile della sezione di Igiene del dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute dell’Università degli Studi di Palermo, per il coordinamento delle azioni di monitoraggio e la valutazione dell’impatto conseguente agli eventi che hanno interessato la discarica di Bellolampo. 
I dati sono stati raccolti e diffusi  in relazione alle ultime risultanze delle analisi ambientali presentate da Arpa e dalle valutazioni effettuate dall’Asp. Ma non bisogna abbassare la guardia considerata l’entità dell’evento, che richiede ulteriore e costante monitoraggio delle matrici ambientali ed alimentari. Tra le raccomandazioni per la popolazione: lavare accuratamente prima dell’uso tutti gli alimenti di origine vegetale, compresa la frutta, per rimuovere eventuali polveri deposte, adottare tutte le buone prassi igienico-sanitarie e attenersi alle regole già individuate dall’assessorato della Salute per affrontare l’emergenza caldo, mantenere le corrette abitudini di allattamento al seno, a tutela della salute del neonato. 
 
Intanto indagano i pm, che hanno ipotizzato il reato di disastro ambientale. In particolare è stato rilevato l’allarme per la grossa presenza di policarburi aromatici, come il benzene, altamente cancerogeno, che nei quartieri, come quello di Cruillas, vicini alla discarica ha superato di 5 volte i limiti massimi previsti dalla legge così come riportato dall’Arpa. 
 
Intanto la questione dell’incendio doloso alla più grande discarica siciliana si collega evidentemente con la nuova gestione dei rifiuti che la Regione sta tentando di realizzare, promettendo meno discariche e più differenziata. 
Fino a prima dell’incidente a Bellolampo venivano scaricate 900 tonnellate di rifiuti al giorno (la Sicilia smaltisce l’88% dei suoi rifiuti in discarica, dato record) mentre adesso, data l’emergenza, trasportarli nelle altre discariche dell’Isola costa mediamente 300 euro a tonnellata, mentre il range normale varia in Sicilia da 75 a 150 euro a tonnellata.
 

 
Nel capoluogo rimangono da raccogliere 1.500 t. di rifiuti
 
PALERMO – Per Ferragosto l’Amia ha raccolto circa 700 tonnellate di rifiuti mettendo in azione 40 compattatori, 10 minicompattatori e quattro gruppi pala. La giacenza residua di rifiuti in città si è ridotta a circa 1500 tonnellate. Ieri le maestranze sono state impegnate con interventi straordinari e il supporto di 4 gruppi pala su: Orsa Minore, viale Regione Siciliana ( bretella laterale ) tratto Pagliarelli Bonagia, Monte Iblei, San Lorenzo Danimarca, Aldisio, Spagna e Bonagia, Lanza di Scalea, Besta, Bianchini ed Enaudi ( Zen1). 
Per quanto riguarda la discarica di Bellolampo, chiusa la fase di emergenza e oramai spento ogni focolaio in discarica, stamattina dopo l’ultimo sopralluogo congiunto, il comando dei vigili del fuoco ha dato il via libera per sciogliere il presidio in loco, e quindi l’area è stata riconsegnata nelle mani dell’Amia. La stessa azienda sta verificando tutta la rete impiantistica. Amia ha attivato anche su consiglio dei vigili del fuoco, un servizio aggiuntivo antincendio espletato direttamente da alcune associazioni di volontariato dello stesso Corpo anche se non previsto dalla norma; ed in ultimo un servizio di security con vigilanza armata per il controllo della discarica.
 

 
Ordinanza di Orlando. Coime collabora con Amia per raccolta rifiuti
 
PALERMO – L’Amministrazione comunale di Palermo è costantemente impegnata, si legge in una nota, per far fronte alla gravissima emergenza rifiuti che ha colpito la città negli ultimi giorni a seguito dell’incendio della discarica di Bellolampo.
Considerato che, prosegue la nota, con il perdurare dell’emergenza, in molte zone della città l’accumulo dei rifiuti rischia di causare significativi problemi di salute pubblica (sia in considerazione delle elevate tempretaure di questo periodo che per effetto dei roghi di immondizia che da più parti vengono segnalati) senza peraltro sottovalutare anche l’indecoroso spettacolo per cittadini e turisti, ieri mattina l’assessore Francesco Giambrone, d’intesa con il sindaco Leoluca Orlando e su delega dello stesso, ha firmato un’ordinanza sindacale con la quale, da oggi, 17 agosto, la struttura operativa del Coime collabora con il personale dell’Amia per la raccolta dei cumuli di rifiuti ancora esistenti, e specialmente, nelle zone periferiche della città di Palermo. 
 
Il personale Coime, supporterà quello della Società Amia con l’ausilio di due mezzi pesanti ed una pala gommata. L’utilizzo di questi mezzi avverrà sino alla conclusione del periodo emergenziale e, comunque, non oltre il prossimo 31 agosto. L’Ordinanza sindacale segue la disposizione con la quale il Comune ha consegnato nei giorni scorsi all’Amia otto auto compattatori ottenuti dal tribunale da beni confiscati alla mafia.

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