È quanto emerge dalle verifiche della Guardia di Finanza nell’ultima settimana delle Olimpiadi
ROMA – Controlli a tappeto per giochi e scommesse nell’ultima settimana delle Olimpiadi. Dalle indagini della Guardia di Finanza è emerso che su 2000 esercizi commerciali, in ben 400 casi sono state riscontrate diverse violazioni: centinaia di videopoker illegali e decine di centri di scommesse non autorizzate. Dunque, il 20% dei negozi sottoposti a verifiche è risultato irregolare. Le verifiche della Gdf hanno interessato tutto il territorio nazionale e sono state svolte durante l’ultima settimana delle olimpiadi.
Nel dettaglio, sono stati 2.088 gli esercizi controllati e 417 le violazioni contestate: sequestrati 233 videopoker illegali e 74 centri di scommesse non autorizzati. Sono 185 invece le persone denunciate.
Dall’inizio dell’anno la Guardia di Finanza ha eseguito oltre 7.000 controlli nel settore dei giochi e delle scommesse, riscontrando 2.358 violazioni, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse. Tali dati sono stati forniti direttamente dalle Fiamma Gialle in merito alla loro attività annuale.
Dai blitz della Gdf è emerso di tutto: dalla bisca clandestina travestita da centro culturale alle puntate illegali su conti intestati a “prestanome”. Si tratta di casi che non conoscono distinzioni geografiche. A Roma dove in un insospettabile centro di aggregazione sono stati colti in fragranza giovani e pensionati, di età compresa tra i 18 e 60 anni, intenti al gioco d’azzardo e al videopoker. Il circolo è stato sequestrato e il gestore, un pluripergiudicato per associazione a delinquere, denunciato.
A Padova, invece, un’associazione sportiva, che nascondeva una bisca clandestina con videopoker illegali, era stata posizionata a poca distanza da una sala da gioco autorizzata. Il gestore della bisca attraeva i giocatori promettendo puntate illimitate e premi immediati in denaro, tant’è che sono state contestate anche numerose violazioni alle recenti norme che limitano i pagamenti in contanti a 1.000 euro.
In provincia di Bari, con l’operazione "fatal bet", sono stati sequestrati 30 esercizi, tra centri scommesse non autorizzati e punti vendita di gioco on-line che, invece, raccoglievano puntate illegali su conti intestati a "prestanome". I 64 responsabili sono stati tutti denunciati.
Centro, Nord, Sud: tutta Italia è Paese. Nel corso delle verifiche iniziate l’ultima settimana dei Giochi Olimpici e proseguite nei giorni scorsi, i finanzieri hanno verificato l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il loro collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori, anche con riferimento alle norme a tutela dei minori.
La collaborazione tra Guardia di Finanza e l’amministrazione dei Monopoli di Stato ha permesso di incrementare l’efficacia dei controlli, anche grazie al potenziamento delle banche dati: il collegamento in rete permette, infatti, di monitorare il corretto funzionamento di ogni apparecchio e di intervenire, quindi, in caso di anomalie.
I fenomeni illeciti maggiormente diffusi sono risultati l’alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco, l’abusiva raccolta di scommesse sportive mediante agenzie clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, le lotterie fasulle e i siti di gioco artificiosamente collocati all’estero per sfuggire ai controlli e alle imposte.
Un lavoro certosino quello delle Fiamme Gialle, che però non permette un solo attimo di abbassare la guardia. L’illegalità è sempre dietro l’angolo.
Antonio Leo
Twitter: @ToniBandini