“Malta è oggi il risultato della geografia e della storia. Geograficamente situata al centro del Mar Mediterraneo, dall’antichità ad oggi è stata partecipe dei flussi e riflussi delle diverse culture che lo hanno attraversato. Malta ha dunque condiviso gran parte della sua storia con la Sicilia, la terra ad essa più vicina, e la maggior parte delle grandi civiltà che fiorirono in Sicilia – cartaginese, romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina, aragonese – le quali possedettero e governarono anche l’arcipelago maltese. Per esempio, le radici della lingua maltese affondano nell’arabo parlato in Sicilia e a Malta nel Medioevo durante l’epoca araba.
Nei secoli successivi, l’Ordine di Malta cambiò radicalmente l’Isola e ne fece un principato quasi autonomo. Un secolo e mezzo di colonialismo britannico lasciò in seguito una forte impronta.
Oltre alla sua posizione geografica, Malta possiede numerosi porti naturali che hanno sempre attirato l’attenzione delle potenze marittime. Tale conformazione dell’Isola l’ha resa inoltre attrattiva per secoli anche come base militare, con grandi risvolti sulla sua economia.
L’influenza di popoli diversi fece di Malta un’isola cosmopolita aperta ad altre culture e oggi, continuiamo a fare il nostro meglio per mantenere relazioni pacifiche ed amichevoli con tutti i Paesi del Mediterraneo, forse da ciò deriva la definizione di isola felice”!
“Dal 2004, Malta è membro dell’Unione europea, ma è sempre comunque consapevole della sua vocazione mediterranea. In effetti, mantiene ottimi rapporti con il Nord Africa e con il mondo arabo, è impegnata nel dialogo e la comprensione tra le culture e le religioni, e nella pace e la prosperità della zona mediterranea. L’adesione all’Ue non ha avuto alcun effetto negativo sulle buone relazioni con i Paesi del Maghreb. Al contrario, questa ha rafforzato la sua posizione rispetto alla promozione del dialogo e della comprensione tra tutti gli stati del bacino mediterraneo. Non a caso, la riunione degli stati mediterranei, la cosiddetta 5 più 5 (5 stati europei e 5 stati nordafricani) si terrà a Malta il 5 e 6 ottobre prossimo.
Aggiungo anche che durante la crisi libica, Malta divenne un centro di assistenza umanitaria per tutti coloro che fuggivano dal conflitto senza distinzione di nazionalità, di etnia e di religione”.
“Malta è una democrazia e, come in tutte le democrazie, la discussione e il dibattito su molte questioni sono ancora in atto. I maltesi sono un popolo geloso della propria libertà e promuovono la democrazia. Motivo per il quale la stabilità politica può essere intesa come la certezza nel processo democratico che garantisce che il Paese sia governato dalle persone elette dalla volontà del popolo. In questo senso, la stabilità politica può essere considerata come un merito, sia dei politici sia dei loro elettori”.
“I legami culturali, linguistici, sociali, economici ed etnici di Malta con l’Italia risalgono a tempi lontanissimi ed immemorabili. La nostra cultura è fondamentalmente simile alla cultura italiana meridionale; la nostra lingua, che ha radici arabe, è fortemente influenzata dal siciliano e dall’italiano, che in passato era a Malta la lingua della cultura e dell’istruzione.
L’Italia è uno dei principali partner economici di Malta, avendole dato sostegno finanziario per molti anni e appoggiando la sua adesione all’Unione europea. Gli scambi culturali tra i due Paesi persistono ancora oggi e l’italiano è la seconda lingua straniera parlata a Malta, dopo l’inglese. Le relazioni tra i nostri due Paesi sono molto sane a tutti livelli, politici, economici e culturali.
Nel 2010, Sua Eccellenza, il Presidente Giorgio Napolitano, si è recato a Malta per una visita di Stato durante la quale sono state discusse molte questioni d’interesse comune. Questa visita è stata una chiara manifestazione dello stretto legame amichevole tra i nostri due Paesi. Considero la decorazione di Cavaliere di Gran Croce, Gran Cordone dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferitami dal Presidente Napolitano come simbolo di stima e di amicizia tra Malta e l’Italia e i nostri popoli”.