Commesso da 100 mila euro, dirigenti da 200 mila, deputati da 230 mila, presidente Regione e assessori da 240 mila euro. Entro il 30 settembre lo Stato chiederà alla Sicilia misure per una sana gestione
Stipendi da capogiro alla Regione e all’Assemblea regionale siciliana non sono più sostenibili. Se si vuole dare un segnale importante all’insegna della riduzione dei costi della politica è da lì che si deve partire. Sul sito internet dell’Ars si legge sia il trattamento economico dei deputati (che supera i 200 mila euro l’anno, esclusi i trasferimenti ai gruppi parlamentari che sono altre voci) che quello dei dipendenti. Si apprende così che un commesso parlamentare con 24 anni di anzianità ha uno stipendio di 100 mila euro a lordo.
Anche il segretario generale della Regione ha una remunerazione (più di 200 mila €) che stona alle orecchie dei poveri siciliani.
Il sottosegretario Gianfranco Polillo la scorsa settimana alla Camera ha tirato le orecchie ai nostri governanti e ha preannunciato entro settembre la comunicazione di misure cui la Sicilia sarà obbligata per aggiustare i conti. (
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