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Al via le unioni civili a Catania

CATANIA –  “Il comune di Catania conferma la sua sensibilità per questo importante istituto di civiltà”. Così il sindaco Enzo Bianco annuncia che è attivo il servizio per la celebrazione delle unioni civili. Sarà possibile prenotarsi negli uffici della direzione Servizi demografici del Comune. Le prime due cerimonie il 29 agosto e l’1 settembre. “Il comune di Catania conferma la sua sensibilità per questo importante istituto di civiltà”. “Catania si riconosce nello spirito che ha animato la legge Cirinnà – continua Bianco – e che storicamente in questa città ha alimentato una sensibilità verso la tolleranza, libertà e diritti civili, dando un importante contributo allo crescita sociale e culturale”. Il sindaco ricorda che ha già da tempo, prima del dibattito sulla Cirinnà, era stato istituito a Catania il Registro delle Unioni Civili.
“Una scelta giusta e doverosa – aggiunge l’assessore ai Servizi Demografici Marco Consoli – che è anche un segnale di adeguamento alle prassi amministrative previste dalla nuova disciplina”.
Sarà dunque possibile prenotarsi negli uffici della direzione Servizi demografici del Comune di Catania. All’istanza dovranno essere allegate le fotocopie dei documenti di riconoscimento di entrambe le parti. Entro quindici giorni e dopo aver effettuato i controlli richiesti dalla normativa, gli interessati verranno invitati a presentarsi presso gli Uffici dello Stato Civile per la sottoscrizione del processo verbale e indicare le preferenze per stabilire la data dell’evento che dovrà essere successivo al termine dei 15 giorni dalla presentazione della richiesta. Il giorno stabilito, le parti, dovranno comparire di fronte all’Ufficiale di stato civile  per rendere congiuntamente la dichiarazione costitutiva di Unione Civile alla presenza di due testimoni. All’atto della costituzione dell’Unione Civile le parti hanno la facoltà di dichiarare la scelta del regime patrimoniale dell’unione stessa. In assenza di dichiarazione il regime patrimoniale dell’unione sarà quello della comunione dei beni.