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Raffineria Gela, Consiglio di Stato boccia ricorso ambientalisti

PALERMO – “Con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che boccia il ricorso di associazioni ambientaliste e comuni contro le piattaforme off-shore per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di gas in mare, l’Eni non ha più alibi rispetto al futuro sugli investimenti e sull’immediato avvio dei lavori, ma l’azione dei ricorrenti ha fatto perdere un anno alla ripresa produttiva in Sicilia”. Lo ha detto il segretario nazionale dei chimici della Femca-Cisl, Angelo Colombini, intervenendo a Gela a una riunione del consiglio generale territoriale della categoria, comprendente le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, a pochi giorni dalla ripresa del confronto con Eni, Regione Sicilia e governo nazionale, il 19 settembre a Roma, sul rispetto del protocollo d’intesa per la riconversione dello stabilimento di Gela in Green Refinery.
“Al Ministero dello sviluppo economico chiederemo il rispetto degli impegni per uno sviluppo sostenibile – ha spiegato Colombini – mentre a Regione e governo centrale solleciteremo il rapido rilascio delle autorizzazioni”.
Per accelerare le opere di costruzione della nuova raffineria verde, il sindacalista proporrà di istituire una cabina di regia a Gela, come a Roma, per monitorare la fase esecutiva dei lavori.