Caltanissetta - Edilizia, crisi “senza precedenti” - QdS

Caltanissetta – Edilizia, crisi “senza precedenti”

Liliana Blanco

Caltanissetta – Edilizia, crisi “senza precedenti”

martedì 23 Ottobre 2012

Ignazio Giudice, sindacalista Cgil: “La provincia è quella che perde di più, attestandosi a un -57,69%”. Gare d’appalto, l’importo si riduce notevolmente rispetto alle somme del 2007

CALTANISSETTA – Cola a picco la parabola dei lavori pubblici in provincia di Caltanissetta. Il grido d’allarme sulla grave crisi del settore edilizio è stato lanciato dal dirigente regionale della Fillea Cgil Ignazio Giudice e cade come un macigno nel rovente clima elettorale delle ultime settimane in cui i candidati uscenti stilano lunghi elenchi di battaglie vinte, mentre i cittadini fanno i conti con gli usurai e gli interessi bancari e i magri bilanci di famiglia e di attività commerciali che spesso vengono chiuse al pubblico.
Nel 2007 l’importo complessivo delle gare d’appalto riferite a lavori pubblici regionali era di € 890.152.195, nel 2008 di € 480.536.955, nel 2009 € 359.014.372, nel 2010 € 374.410.284, nel 2011 € 295.556.291 e nel 2012 € 351.034.890. “Sarebbe sufficiente – dice Giudice – la lettura oggettiva di questi dati per comprendere che. non solo, siamo dentro una crisi senza precedenti ma che non vi è, ad oggi, nessuna proposta in grado di modificare il presente”.
Se si confrontano i lavori di competenza regionale messi in gara nel periodo Gennaio – Agosto 2012 e il corrispondente periodo 2011 si nota il calo: n. 371 nel 2011, n. 216 nel 2012 con una differenza di -41,78. “La nostra provincia, tra le 9 siciliane – aggiunge Giudice – è quella che subisce l’offesa maggiore da parte delle Istituzioni”. Da questo punto di vista tra Gennaio e Agosto 2012 le gara d’appalto messe in gara sono 11 e di queste 9 sono di importi fino a € 1.250.000 e solo 2 di importi che vanno da € 1.250.000 a € 4.845.000, nessuna gara a differenza delle altre province di importi superori a € 4.845.000. Un vero dramma.
 
“La provincia di Caltanissetta – spiega ancora il sindacalista – è quella che perde di più in termini percentuali attestandosi al -57,69 nel confronto dell’andamento dei lavori posti in gara nelle singole province siciliane nei primi 8 mesi del 2012 nel quale si passa dalle 26 gare del 2011 alle 11 del 2012”. Si può non essere legati ai numeri, si possono attivare tutte le analisi che vogliamo, possiamo anche pensare ad un anno sfortunato per la nostra provincia “ma ciò non toglie la responsabilità politico – istituzionale – conclude – di chi non è stato in grado di programmare un serio sviluppo dell’intero territorio provinciale che continua ad essere isolato e continua ad essere superato da tutti gli itinerari turistici più o meno importanti ma che comunque rappresentano pezzi di economia sana, che a Gela, come nel resto della provincia, continua ad essere assente”.

I dati della Cassa edile. Sono spariti 800 lavoratori e 90 imprese del settore

CALTANISSETTA – Giudice punta l’indice e ritiene che questi numeri non si commentano da soli perché sono da associare responsabilità specifiche e miopie politiche diffuse. A queste cifre devono associarsi i numeri dei primi 8 mesi della Cassa Edile che registra una perdita di 800 lavoratori e 90 imprese edili. “La disperazione delle famiglie che coinvolge e sconvolge – conclude Giudice- interi nuclei familiari è riscontrabile nella nostra attività quotidiana e riguarda tutti gli attori sociali e culturali. E’ urgente assumere provvedimenti in grado di far percepire la risposta concreta a portata di mano ed in tempo reale, in caso contrario il ceto dirigente dell’intera provincia si troverà a” governare” processi di mutamento sociale simili alle guerre civili che noi scongiuriamo ma ne intravediamo le ombre, è sufficiente osservare l’elevarsi il numero delle proteste spontanee che di settimana in settimana aumentano in tutte le città siciliane”. Non ultime le proteste registrate in questi giorni davanti all’industria pesante di Gela.

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