Siglato l’accordo tra il Cerisdi e la prestigiosa École nationale d’administration che ha sede a Strasburgo e Parigi. Sessioni di didattica saranno istituite in Francia e a Palermo per formare i dirigenti siciliani
Palermo – Nel 1945 il generale Charles De Gaulle la istituì in perfetto stile francese: prestigio e decoro, guardando sempre alla grandeur che caratterizza i nostri cugini d’oltralpe. Da 64 anni l’Ena, l’Ecole nationale d’administration rappresenta la formazione di eccellenza per dirigenti e funzionari dello Stato, oltre che un vero status symbol per i politici francesi che, da Chirac a Villepin, si sono formati presso la storica sede parigina trasferitasi da qualche anno a Strasburgo. Oggi l’Ena sbarca in Sicilia grazie ad un accordo stipulato tra il Cerisdi, centro ricerche e studi direzionali di Palermo e l’Ecole francese. “L’obiettivo principale dell’accordo, spiega Adelfio Elio Cardinale, presidente del Cerisdi, è quello di offrire ai dirigenti e agli studenti siciliani e non solo, una formazione eccellente attraverso lo scambio tra Parigi/Strasburgo e Palermo”.
Il protocollo siglato infatti nei giorni scorsi prevede che i professori dell’Ena vengano in trasferta nel capoluogo siciliano per tenere alcuni corsi di formazione e aggiornamento e che i dirigenti dell’Isola si rechino in Francia per seguire corsi di aggiornamento e di formazione.
La novità di questo accordo è quella di aprire le porte dell’Ena non solo ai dirigenti siciliani ma anche agli studenti laureati che intendono conseguire un master di specializzazione e di intraprendere la carriera nella pubblica amministrazione. è infatti ancora in fase di definizione la didattica dei master e dei corsi che sarà attivata a partire dal mese di settembre.
“Con questo scambio didattico e formativo continua ancora Cardinale, il Cerisdi aspira a divenire sede prestigiosa e di riferimento per tutto il Mediterraneo. Un centro di eccellenza che guarda all’esperienza e alla tradizione francese, adattandola però alle esigenze del territorio siciliano”.
Nello specifico infatti, il contenuto del protocollo prevede che “i principi che ispirano la prestigiosa scuola francese devono adattarsi alle caratteristiche e ai bisogni dell’Isola”.
In concreto spiega Cardinale, “sarà dato spazio a quelle tematiche di cui tanto si parla in Sicilia e di cui si ha più bisogno di expertise e competenza, come l’energia e la globalizzazione, ma di cui manca una specifità a livello formativo e di analisi politica”.
L’accordo con l’autorevole scuola francese è il primo in Sicilia sottoscritto da un centro di ricerca e di alta formazione. “Rappresenta una speranza per la crescita della classe dirigente siciliana – osserva Cardinale e anche per i giovani che di anno in anno, sempre più numerosi abbandonano l’Isola. Ogni anno l’amministrazione siciliana spende milioni di euro per attività di formazione di dubbia qualità che non solo non preparano adeguatamente i corsisti ma non danno loro quella specificità e quel quid in più indispensabile per accedere nel mondo del lavoro”.
Le attività previste dall’Ena, saranno coordinate da un comitato scientifico e didattico composto in forma paritetica da rappresentanti delle due istituzioni. Come prima attività formativa è allo studio un master di tre mesi sul tema dello sviluppo sostenibile con una particolare attenzione al paesi del Nord-Africa.