Lo tsunami dell’astensionismo non è riuscito a spazzare via volti o cognomi noti all’Assemblea - QdS

Lo tsunami dell’astensionismo non è riuscito a spazzare via volti o cognomi noti all’Assemblea

Lo tsunami dell’astensionismo non è riuscito a spazzare via volti o cognomi noti all’Assemblea

mercoledì 31 Ottobre 2012

Alcuni ritornano dopo aver saltato la precedente legislatura, altri continuativi, tra cui Panepinto, Marziano, Digiacomo, Gucciardi, Lupo. Cancelleri (M5S) eletto sia a Palermo che a Caltanissetta dovrà optare per una delle due circoscrizioni

Palermo – Lo tsunami dell’astensionismo e del voto di protesta alle elezioni regionali disegnano un nuovo volto all’Assemblea regionale siciliana.
Sala d’Ercole, con la presidenza della Regione conquistata da Rosario Crocetta (616.912) consegna 39 seggi alla coalizione che lo ha sostenuto (Pd-Udc, socialisti e Api). Il partito democratico ne ottiene 14 (nel 2008 ne aveva 29), l’Udc, Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro ne conquista 11 (erano 12 nel 2008) e cinque vanno alla lista Crocetta. Il quadro si completa con il seggio attribuito a Crocetta e con gli 8 deputati eletti dal listino bloccato come premio di maggioranza.
Per il Pd ritornano a Palazzo dei Normanni Giovani Panepinto, Giuseppe Digiacomo, Bruno Marziano, Baldassare Gucciardi, il segretario regionale del partito Giuseppe Lupo, il capogruppo uscente Antonello Cracolici, Concetta Raia, Francesco Rinaldi, Giuseppe Laccoto, Filippo Panarello. Per i nuovi ingessi, Giuseppe Arancio, Mario Alloro, Anthony Barbagallo, Fabrizio Ferrandelli.
Per l’Udc siederanno ancora in Parlamento Giovanni Ardizzone, Nino Dina, Mimmo Turano, Marco Forzese, Orazio Ragusa, Totò Lentini. New entry sono Calogero Firetto, Gianluca Micciché, Giuseppe Sorbello, ex assessore regionale al Territorio e Ambiente, Tommaso Gargano, Luca Sammartino. Nelle file centriste c’è anche Nicola Leanza, approdato al partito dopo il divorzio con Lombardo e l’Mpa.
Con la vittoria di Crocetta infine entrano all’Ars Nello Dipasquale, Giambattista Coltraro, Gianfranco Vullo, Marcello Greco, Giovanni Di Giacinto, Antonella Milazzo, Nino Oddo, Alice Anselmo, Antonio Malafarina, Marika Cirone, Mariella Maggio, Luigi Bosco.
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al suo primo ingresso all’Ars ottiene 15 seggi. Oltre al candidato alla Presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri, che essendo stato eletto sia a Palermo sia a Caltanisetta, dovrà optare per una delle due circoscrizioni, siederanno a Sala d’Ercole Matteo Mangiacavallo, Antonio Venturino, Vanessa Ferreri, Stefano Zito, Valentina Palmeri, Sergio Troisi, Claudia La Rocca, Giorgio Ciaccio, Salvatore Siragusa, Angela Foti, Gianina Ciancio, Francesco Cappello. L’area di centrodestra ottiene 30 seggi, uno dei quali spetta al candidato alla Presidenza Nello Musumeci, che nella competizione elettorale si è classificato al secondo posto (520.889 voti).
Il Popolo della Libertà ha 12 seggi (nelle elezioni del 2008 erano 32). Nelle file del Pdl ci sono deputati di lungo corso come Francesco Cascio, presidente uscente del Parlamento, Vincenzo Vinciullo, Salvino Caputo, Francesco Scoma, Santi Formica, Nino D’Asero, Salvo Pogliese, Marco Falcone e i volti nuovi di Antonino Germanà, Vincenzo Fontana, Girolamo Fazio, Giorgio Assenza. L’area di centrodestra si compone anche dei 4 seggi che vanno al Cantiere Popolare-Pid con i voti ottenuti dai deputati Salvatore Cascio, Toto Cordaro, Roberto Clemente e Valeria C. Sudano. Cordaro e Cascio erano all’Ars nella precedente legislatura. A quest’area si aggiunge la lista Musumeci con gli uscenti Paolo Ruggirello e Carmelo Currenti, oltre a Giovani Ioppolo e Salvatore Lo Giudice.
 
Gli autonomisti ottengono complessivamente 15 seggi divisi tra Grande Sud (5) e il Partito dei siciliani-Mpa di Raffaele Lombardo. I seggi di Grande Sud vanno a Michele Cimino, Riccardo Savona (anche loro deputati di lungo corso all’Ars), Edmondo Tamajo, Annunziata Lantieri e Bernadette Grasso. I dieci seggi ottenuti dal Partito dei siciliani-Mpa (erano 14 nel 2008) vanno anche in questo caso a politici di lunga esperienza parlamentare come Cataldo Fiorenza, Nicola D’Agostino, Giuseppe Picciolo, Giovani Di Mauro, Giuseppe Federico, Giuseppe Gennuso, Giovani Greco, ai quali si aggiungono Giovani Lo Sciuto, Vincenzo Figuccia, Salvatore Lombardo, figlio del presidente dimissionario della Regione. 

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