Quindici donne all’Ars, ma una sola veterana - QdS

Quindici donne all’Ars, ma una sola veterana

Quindici donne all’Ars, ma una sola veterana

giovedì 01 Novembre 2012

Del Pdl due deputati che vantano cinque legislature alle spalle: Scoma (Palermo) e Formica (Messina). Come loro Cimino di Grande Sud (Agrigento). Bisogna risalire all’ottava legislatura per trovarne cinque (anni 1976-1981). Quattro entrate con la coalizione di Crocetta

Palermo – C’è chi sta a Palazzo reale da sedici anni e chi vi entra per la prima volta facendo raggiungere un record di genere.
Come le donne, elette all’Assemblea regionale siciliana. Ben quattordici matricole su quindici in questa legislatura. Mai raggiunto un numero così alto in Parlamento. Per contarne cinque (tutte del partito comunista) bisogna risalire all’ottava legislatura, anni 1976-1981.
Recordmen di presenze all’Ars si trovano in casa del Popolo della Libertà. Francesco Scoma di Palermo e Santi Formica di Messina hanno varcato la soglia del Palazzo per la prima volta nel 1996. Alla quinta legislatura, condividono anche l’esperienza di governo. Scoma (ex Forza Italia) è stato componente del consiglio di Presidenza e presidente della commissione Ue. E’ stato assessore alla Famiglia del governo Lombardo e, nella giunta Cuffaro, assessore al Lavoro, così come il messinese Formica (ex An), che ha ricoperto la carica di vice presidente vicario dell’Ars.
In quota Pdl, alla quarta legislatura, troviamo Francesco Cascio e Salvino Caputo. Cascio è stato capogruppo di Forza Italia, presidente dell’Ars e assessore del governo Cuffaro (prima al Turismo e poi al Territorio). Caputo, (ex An), ha presieduto la commissione Attività produttive nell’ultima legislatura. 
Alla quinta legislatura troviamo il deputato Michele Cimino (Grande Sud). Cimino ha presieduto la commissione Bilancio. E’ stato assessore nella giunta Cuffaro (Presidenza e Cooperazione) e Lombardo (Economia e Agricoltura).
Quattro legislature per Giovanni Ardizzone (Udc), che ha presieduto la commissione Affari istituzionali e il collegio dei questori. Nella fila dei centristi anche l’ex capogruppo Nino Dina e Raffele Nicotra, vice presidente della commissione Attività produttive. 
I quattro mandati in casa del partito democratico riguardano Antonello Cracolici, già capogruppo; Giuseppe Laccoto, presidente della commissione Servizi sociali e Filippo Panarello, presidente della commissione speciale d’indagine sulla formazione professionale.
Quattro mandati anche per Roberto Di Mauro (Mpa), assessore all’Economia e alla Cooperazione nel governo Lombardo, così come per Lino Leanza (ex Mpa), che è stato segretario della commissione Lavoro, assessore ai Beni Culturali e alla Famiglia nella giunta Lombardo.
Quattro legislature anche per Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio.
Tre legislature per Carmelo Currenti e Paolo Ruggirello, appena eletti nella lista Musumeci. Stesso record per Nino D’Asero e Salvo Pogliese (Pdl); Giuseppe Gennuso, Baldo Gucciardi Giovanni Panepinto e Francesco Rinaldi (Pd); Orazio Ragusa e Salvatore Lentini (Udc). Folta la schiera dei deputati al secondo mandato: Salvatore Cascio, Toto Cordaro e Marco Forzese (Pid-Cantiere Popolare); Marco Falcone (Pdl); Nicola d’Agostino, Giuseppe Federico, Cataldo Fiorenza, Giovanni Greco (Partito dei siciliani-Mpa). In casa Pd ci sono Giuseppe Lupo, Bruno Marziano e Giuseppe Digiacomo.
Ed ecco le quindici donne del Parlamento regionale: Concetta Raia, deputato uscente del Pd all’Ars, Alice Anselmo, Marika Di Marco, Mariella Maggio e Antonella Milazzo che vanno all’Ars con la coalizione che ha sostenuto il presidente Crocetta. E, inoltre, Margherita La Rocca (Udc), Valeria C. Sudano (Pid-Cantiere popolare). Per il Movimento 5 Stelle: Gianna Ciancio, Vanessa Ferreri, Angela Foti, Claudia La Rocca, Valentina Palmeri e Valentina Zafarana. Entrano all’Ars con Grande Sud Bernadette Grasso e Luisa Lantieri.

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