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Fondi comunitari, nell’Isola spesa certificata in lieve crescita

Fondi comunitari, nell’Isola spesa certificata in lieve crescita

Ancora divari di performance: al Sud crescita media del 25,2%. Al Nord, invece, del 40,3%. Fondo Pse: dal 21,1 del maggio scorso al 26,7% al 31 ottobre 2012

NAPOLI – Incoraggianti segnali di “risveglio” arrivano sul fronte della spesa certificata di fondi comunitari: l’Italia ha infatti raggiunto il 29,5% della dotazione totale superando di 2,3 punti il target nazionale.
La notizia emerge da una nota del ministero per la Coesione territoriale che ha provveduto a diffondere i grafici e i dati aggiornati al 31 ottobre e validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica relativi alla spesa certificata presentata dall’Italia a Bruxelles, che misura lo stato di attuazione della politica di coesione per il complesso delle Regioni italiane.
Rispetto ai dati validati il 31 maggio scorso e a quelli aggiornati al 30 settembre, il miglioramento è significativo ma riguarda l’intero Paese in generale, poiché come sempre, andando poi nello specifico, permangono differenze anche rilevanti tra i vari territori.
L’accelerazione della spesa certificata interessa anche le altre regioni del Sud, che crescono in media del 25,2%, mentre le regioni più sviluppate raggiungono il 40,3. Ampi rimangono i divari di performance tra i diversi programmi operativi. Gli istogrammi confermano una forte differenziazione territoriale dei risultati sia all’interno del Nord, sia all’interno del Sud del paese. Le singole dotazioni dei 52 programmi operativi, nazionali, regionali, e interregionali, sono espresse, oltre che in percentuale, sotto forma di dati assoluti. I dati sulle certificazioni di spesa relativi alla scadenza del 31 dicembre, quando, per i programmi operativi che non avessero raggiunto i target comunitari, scatterà la sanzione del disimpegno automatico delle risorse, saranno resi pubblici a inizio gennaio. Cresce la spesa certificata dei fondi comunitari in Campania.
Dai dati, aggiornati al 31 ottobre, e appena diffusi dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, la Campania registra, per quanto riguarda il Fondo Pse, rispetto al dato del 31 maggio scorso, quando la spesa era di 89 milioni (15,9% del contributo Ue), un avanzamento che arriva a 117,8 milioni (21,1%) al 31 ottobre, con un differenziale pari a 28,8 milioni di euro (+5,2). Entro il 31 dicembre negli obiettivi dell’Unione europea la Campania dovrà certificare una spesa di 174,1 milioni di euro (31,2% del contributo Ue). Anche in riferimento ai dati del Fondo Fesr, la Campania dai 362,6 milioni di euro (10,6 del contributo Ue) è passata ai 501,1 del 31 ottobre (14,6%) con un differenziale positivo del + 4%.
In Sicilia, la spesa del Fondo Pse, è passata dal 21,1% del maggio scorso al 26,7% al 31 ottobre. Sul Fondo Fesr, dal 13,6 al 15,6%. La Puglia dal 30,35% (fondo Pse) al 33,2%. Sul Fesr: dal 28,2 al 37,2. La Calabria (fondo Pse) dal 25,4% al 32,4%, e dal 20,1 (fondo Fesr) al 22, 9%. La Basilicata per quanto riguarda l’avanzamento inerente alla spesa del fondo Pse è passata dal 31,1 al 47,1%.
Sul fondo Fers dal 38 al 47, ed è la regione che registra le migliori performance al Sud.