Le presenze sono state 629.686: l’aumento è del 13,84 per cento con una permanenza media di 4,3 giorni.
I dati si riferiscono alle 88 strutture ricettive classificate di quello che si conferma come uno dei più importanti poli turistici siciliani.
Ma in realtà si calcola che le presenze reali debbano essere aumentate di altre 300 mila unità. Si tratta di una quota di mercato che corrisponde agli affitti estivi gestiti direttamente dai proprietari oppure dalle agenzie immobiliari.
I turisti che si recano a Cefalù sono in maggioranza italiani: 165.054. Tra gli stranieri al primo posto sono, secondo tradizione, i francesi. Nel 2016 ne sono arrivati 125.435. Seguono i tedeschi (96.099), gli inglesi (39.310), i belgi (28.770), gli olandesi (22.131), i polacchi, gli svedesi, gli svizzeri. Significativa anche la presenza di russi (8.355) che vengono subito dopo gli americani.
“Cefalù – ha commentato il sindaco, Rosario Lapunzina – si conferma un sito di forte richiamo internazionale. Questi risultati premiano il lavoro che si è fatto per migliorare l’accoglienza e la vivibilità”.