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Nei Capoluoghi dirigenti “d’oro”

Nei Capoluoghi dirigenti “d’oro”

I vertici burocratici degli Enti locali siciliani non conoscono crisi, eppure i servizi offerti ai cittadini sono disastrosi. In 222 costano ai Comuni circa 45 mln di €, anche se ne percepiscono la metà

PALERMO – In tempi di austerità e di spending review di varia natura, non può non saltare all’occhio – in particolare di coloro i quali spulciano ogni giorno nelle pieghe dei bilanci pubblici – il costo che hanno per i vari Enti locali i dirigenti incaricati di guidare questo o quel settore.
Stipendi che superano anche i 250 mila euro l’anno e che fanno scalpore non soltanto per il loro costo, quanto perché a questi maxi emolumenti, nella maggior parte dei casi, non corrispondono servizi per i cittadini all’altezza.
Sulla questione c’è comunque molto altro da dire, anche perché, rispetto al denaro che poi veramente arriva nelle tasche dei burocrati, l’Ente locale è costretto a sborsare praticamente il doppio: arrivando così, soltanto nei nove Capoluoghi, all’impressionante somma di 45 milioni di euro circa.
Alla faccia dell’austerità.