Ast, i trasporti che non funzionano - QdS

Ast, i trasporti che non funzionano

Ast, i trasporti che non funzionano

giovedì 19 Gennaio 2017
RAGUSA – “Guasti continui, mezzi sporchi e perfino incendi dei mezzi, come accaduto recentemente: i viaggi dei pendolari sui mezzi dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti, sono un calvario, specie nelle tratte Acate – Vittoria e Chiaramonte – Ragusa”. A denunciare i continui e insopportabili contrattempi è la deputata del M5s all’Ars, Vanessa Ferreri, che già lo scorso dicembre aveva inoltrato alla Procura della Repubblica e alla Prefettura iblea una nota in cui si denunciavano questi disservizi e le precarie condizioni di sicurezza in cui sono costretti a viaggiare gli utenti dell’azienda.
“L’incendio dell’autobus verificatosi il 7 dicembre scorso sembrava rappresentare il triste epilogo di una brutta storia che ormai si trascinava da moltissimo tempo, ma, nonostante le rassicurazioni, anche a gennaio si sono verificati disagi”, afferma la parlamentare iblea, che ha richiesto anche la convocazione dei vertici dell’Ast in Commissione Territorio e Ambiente.
“Da madre – dice – non riesco proprio a tollerare il pensiero che i nostri figli viaggino tutti i giorni in piedi per i tornanti che collegano le nostre città, su mezzi fatiscenti e a rischio incendio”. La deputata smentisce categoricamente la tesi difensiva del dg dell’azienda, Ugo Fiduccia, secondo il quale parte dei guai dell’azienda avrebbero alla radice la mancanza di denaro, a causa della mancanza di trasferimenti da parte della Regione, che non erogherebbe contributi all’Ast.
“Fiduccia – afferma la Ferreri – la smetta di raccontare questa balla. Si dà il caso che ho effettuato un accesso agli atti e ho riscontrato che nel 2013 sono stati dati all’Ast quasi 29 milioni, 28 milioni sono stati erogati nel 2014, e 25 sia nel 2015 che nel 2016, per un totale di circa 107 milioni di euro, tutte somme pagate fino all’ultimo centesimo. Per cui le cose sono due: o siamo di fronte ad un caso di cattiva gestione oppure queste somme finiscono altrove. Nel dubbio sto per presentare un esposto alla Procura della Repubblica”.

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