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Caltanissetta – Depuratore a Gela: è l’ora del raddoppio

Liliana Blanco

Caltanissetta – Depuratore a Gela: è l’ora del raddoppio

mercoledì 12 Dicembre 2012

Dopo l’inquinamento estivo e le mutate esigenze demografiche, si è deciso di ampliare l’impianto. Arriva un colpo di acceleratore con la progettazione presa in carico dall’Eni

Gela (CL) – Il depuratore consortile sarà raddoppiato. L’Eni ha dato un colpo di acceleratore per battere i tempi sul progetto esecutivo che porterà al raddoppio del depuratore gestito dalla Raffineria. Adesso l’ultima parola tocca alla Regione che deve pronunziarsi sull’autorizzazione dell’appalto per il progetto di cui si fa carico l’Eni.
Il depuratore biologico che oggi è deputato a ‘ripulire’ le acque reflue è stato costruito all’inizio degli anni Settanta: ma oltre 40 anni fa gli abitanti di Gela erano circa 40 mila. Oggi la popolazione è raddoppiata e a cavallo fra la fine degli anni ‘80 e l’inizio del 1990 è arrivata a sfiorare i 100 mila abitanti, se si considera che i soli lavoratori della Raffineria hanno toccato il tetto massimo delle 9.000 unità, senza contare l’indotto industriale. Le mutate esigenze e la fatiscenza della struttura incapace di reggere un carico di lavoro enorme rispetto alle reali capacità, ha prodotto le defajances che si sono registrate la scorsa estate e la precedente con intere stagioni balneari azzerate per gli sversamenti nello specchio d’acqua di Macchitella che hanno fatto scappare turisti e bagnanti ed hanno fatto scattare le indagini della magistratura.
A questo punto l’amministrazione comunale, in sinergia con l’Eni, ha deciso che la realizzazione del raddoppio del depuratore era necessaria. L’industria si è fatto carico delle spese della progettazione preliminare per accelerare l’iter burocratico, affidando il progetto ad un professionista del settore. La realizzazione del raddoppio del depuratore porterà nuovi posti di lavoro. Per realizzare l’impianto saranno necessari 18 mesi di lavoro per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.
Qualche giorno fa il sindaco Angelo Fasulo e l’assessore all’Urbanistica Giuseppe D’Aleo hanno incontrato, al palazzo di città i vertici dell’azienda: il presidente della Raffineria di Gela Claudio Zacchigna, l’amministratore delegato Bernardo Casa e il portavoce del Gruppo Eni Andrea Armaro.
“Abbiamo deciso di investire per il futuro del territorio – ha detto il presidente Claudio Zacchigna – e per raggiungere questo obiettivo abbiamo pensato di avviare un percorso unitario di concerto con l’amministrazione comunale. Noi ci occuperemo di tutta la questione anche a livello economico. Per la città è necessario il raddoppio del depuratore, anche perche dal vecchio progetto sono passati più di quaranta anni”.
 

Comune bloccato sul progetto. L’opera già inserita nell’accordo di programma

GELA (CL) – Ci voleva lo scandalo per arrivare all’iniziativa concreta. Il progetto sul raddoppio del depuratore è stato redatto da un ingegnere incaricato dall’Eni che lo ha già consegnato alla Commissione per le emergenze e la bonifica delle acque, presieduta dall’ing. Marco Lupo. L’azienda Eni ha coperto i costi della progettazione preliminare per accelerare l’iter che era di competenza dell’amministrazione. “Pur avendo disponibilità economica – ha detto Zacchigna – l’amministrazione non era in grado di produrre il progetto esecutivo, abbiamo dunque concordato di collaborare fattivamente per migliorare il ciclo delle acque della città e giovare alla cittadinanza”.
“Il depuratore avrà una capacità doppia rispetto ai 400 metri cubi l’ora – ha detto Bernardo Casa, amministratore delegato della Raffineria – e non sarà utilizzato per le attività industriali. Abbiamo deciso di rendere possibile l’avvio dei lavori consegnando un progetto importante già inserito nell’accordo di programma siglato nel 2007”.

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