A questo proposito, il presidente della Cia Sicilia (Confederazione Italiana Agricoltori), Carmelo Gurrieri, esprime un giudizio duro, dichiarando che “negli anni i Consorzi hanno fatto tutto fuorché essere al servizio dell’agricoltura, al contrario sono stati enti al servizio della politica, del clientelismo, degli stipendifici e del malaffare. Avevamo espresso parere favorevole all’iniziativa di Lombardo di accentrare tutto per ridefinire l’organico e la struttura, destituendo i commissari straordinari e riducendo gli organici sproporzionati che constano di 2.400 unità al posto della reale necessità che non supera le 500. Le operazioni sono legali perché si sono basate su leggi, però il problema è la politica che ha permesso questa situazione”.
L’Ascebem (Associazione siciliana dei consorzi di bonifica), ritiene, a tal proposito, che il riordino dei comprensori potrebbe rappresentare anche in Sicilia un’opportunità, osservando i criteri previsti dalla conferenza. Per tale motivo, l’associazione ha rilevato ai dirigenti dell’assessorato che i quattro nuovi Consorzi di bonifica previsti, corrispondenti ai quattro comprensori in cui sarebbe delimitato il territorio regionale, costituirebbero delle strutture certamente non in linea con i principi fondamentali contenuti nel documento d’Intesa Stato-Regioni e non ridurrebbero le spese. Il dirigente generale del dipartimento Infrastrutture dell’assessorato Agricoltura, Cosimo Gioia, al contrario, ha esposto il suo pensiero con le seguenti dichiarazioni: “I consorzi di bonifica sono stati osservati in modo molto preciso e ben indagati nel senso che c’è una commissione formata da un avvocato esperto in materia di lavoro e un commercialista che hanno girato tutti i consorzi e che mi presenteranno una relazione dettagliata sui contenziosi aperti e sui bilanci. Lo stato dell’arte è disastroso, ma per porvi rimedio occorre accentrare tutto perché il dipartimento possa occuparsene con efficacia e sono state emanate delle circolari affinché i commissari non prendano consulenze legali tranne quelle in atto. Personalmente, credo che vadano azzerati i debiti, alienando una serie d’immobili che sono al momento per nulla utilizzati. Cercheremo, inoltre, di fare riavere una dignità ai consorzi che prima possedevano, occupandosi di bonifica del territorio e non di semplice irrigazione”.