Sono stati diffusi dal Dipartimento regionale dell’Energia i dati che fotografano lo stato dell’arte risalente a settembre ‘12
L’eolico continua a dominare con i due terzi della quota di rinnovabili nell’Isola
PALERMO – La Sicilia continua la lenta rincorsa per raggiungere quote “europee” di produzione verde. In tal senso il 2012 ha fatto registrare un ulteriore passo in avanti anche se è sempre l’eolico a mantenere intatto il suo ruolo di predominio sulle altre fonti, nonostante il boom del fotovoltaico.
Gli ultimi dati, diffusi dal dipartimento regionale dell’energia che fotografa mensilmente lo stato dell’arte dell’energia in Sicilia, hanno fatto registrare, a settembre 2012, una quota di 1029,9 MW di potenza installata e una produzione di 154.333 Mwh. Una performance che ha fatto risparmiare ai polmoni dei siciliani emissioni per 81.951 tonnellate di Co2. Il dettaglio regionale piazza in testa Agrigento (25.881 Mwh), Siracusa (24.858), Ragusa (23.764), Catania (20.981) e poi Palermo (18.455) e Trapani (17.176). Deludono le performance ancora risibili di Enna (8.972 Mwh), Caltanissetta (8.550) e del fanalino di coda Messina (5.697). Nel 2011, secondo il solito riepilogo realizzato da Terna, la Sicilia ha prodotto circa 3,2 milioni di Mwh, tra cui circa 2,3 milioni sono arrivati dall’eolico e 670 mila dal fotovoltaico. La Regione ha risparmiato ai suoi cittadini emissioni di Co2 per 1,7 milioni di tonnellate. Il maggior contributo deriva dall’eolico che ha tagliato 1,2 milioni di tonnellate, il resto dal fotovoltaico (-355.982) e poi bioenergie (-58.304) e idrica (-52.091).
Per i primi undici mesi del 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’82,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (17,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (21,8 miliardi di kWh) ha subìto un calo del 6,9% rispetto a novembre 2011. Tra le fonti di produzione sono in crescita quella idrica (+24,2%), eolica (+88,0%) e fotovoltaica (+3,7%). In calo, invece, le fonti termoelettrica (-17,5%) e geotermica (-1,4%). Al ribasso la quota di energia richiesta che è passata da 1.713 Gwh del novembre 2011 a 1.590 di novembre. Una variazione negativa del 7,2% che oscilla più in basso del dato medio nazionale (da 27.662 a 26.106 Gwh con decremento del 5,6%). Nei primi 11 mesi del 2012 la richiesta di energia elettrica in Sicilia è stata pari a 19.378 Gwh, in calo del 4,2% rispetto il periodo gennaio/novembre dell’anno passato. Una performance più bassa di quella nazionale che si è fermata al -2,7%.
Nell’Isola la fonte principale della produzione resta sempre quella termica, mentre tra le fonti rinnovabili l’eolico resta sempre la predominante prendendosi circa due terzi del totale.
Per quanto riguarda il saldo dei movimenti fisici di energia “nel periodo considerato il Nord del Paese – si legge sul report di Terna – mantiene la maggiore richiesta di energia elettrica (137,4 miliardi di kWh pari al 46,0% dell’intera domanda nazionale), mentre la direttrice dei flussi interni di energia elettrica si concentra principalmente verso il centro della penisola”. L’interscambio con l’estero ha garantito, a saldo, un apporto di energia elettrica pari a 39,3 miliardi di kWh. Nell’anno che si sta per chiudere, ad esclusione di dicembre, la Sicilia ha fatto registrare un fabbisogno di 19,4 miliardi di kWh e ha ceduto 1,09 miliardi al sistema Italia.