Le festività? Vere nemiche del sonno e della salute - QdS

Le festività? Vere nemiche del sonno e della salute

Patrizia Penna

Le festività? Vere nemiche del sonno e della salute

giovedì 10 Gennaio 2013

Lo rivela uno studio la Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno. Stress legato alla frenesia per i regali ed agli eccessi alimentari e di alcool

PALERMO – Abbiamo atteso le festività natalizie con tanta impazienza, ci siamo prodigati affinché tutto fosse “perfetto”: l’albero, il presepe , i regali. Abbiamo programmato con dovizia di particolari persino gli interminabili pranzi e le interminabili cene con parenti (graditi e non) sfoderando stoicamente sorrisi e grande zelo.
Ma chi ha detto che il Natale ci rende più buoni? Forse è il caso di dire più stressati, semmai: le feste di fine anno sono nemiche del sonno e, quindi, della salute. A lanciare un monito per gli “attacchi” al sonno ristoratore che si realizzano tra gli eccessi del cenone, del pranzo e del veglione è il prof. Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno, di Roma.
 
“Qualunque sia la nostra età, abbiamo una lunga serie di ragioni per manifestare un disturbo del sonno durante le festività natalizie con tutta una serie di riflessi sulla nostra salute, ma anche sulla sicurezza per chi si mette alla guida con un accentuato aumento del rischio di colpi di sonno al volante”, ha affermato Peverini. Senza dire, ha proseguito, “i casi alimentati dalla frenesia per i regali, dalla preoccupazione di cucinare in tempo, dal pensiero di vedere tutti i parenti insieme fino alle spese: tutti elementi in grado di tenerci svegli più del necessario”. “Già durante l’inverno”, ha rilevato lo specialista, “sono molto più comuni le situazioni in cui è difficile dormire e ciò potrebbe essere la spia di un disturbo affettivo chiamato SAD (disturbo affettivo stagionale) che si manifesta principalmente nelle giornate più corte e con naturale mancanza di luce solare, come in questa stagione.
 
Esiste anche il debito di sonno accumulato da chi vede alterato il proprio ritmo circadiano da un lavoro a turni e trova in questi giorni di riposo la possibilità di riequilibrare il proprio sonno con lunghe dormite con il desiderio di cristallizzare il tempo, necessità contrastata dal bisogno di essere presenti in famiglia”. Il prof. Peverini ha spiegato che, “al di là della concitazione dei giorni di festa, in cui potremmo avere l’esigenza di dormire meno, il sonno può richiedere il suo pedaggio a causa degli eccessi alimentari o dell’aumentata assunzione di alcool, frequente durante le feste”. Ma non è finita. “Se la carenza di sonno conduce ad un mancato controllo dell’appetito, alcuni studi dimostrano infatti che le persone che dormono meno sono spesso in sovrappeso, hanno una funzione endocrina instabile e ad intolleranza al glucosio e Diabete di tipo 2, una alimentazione troppo ricca di dolci, grassi ed alcool può peggiorare i sintomi di una preesistente insonnia o causare un aggravamento del russare e delle apnee notturne”.

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