Aumentano gli adolescenti con patologie croniche - QdS

Aumentano gli adolescenti con patologie croniche

redazione

Aumentano gli adolescenti con patologie croniche

sabato 12 Gennaio 2013

Il deficit nutrizionale di Vitamina D nella fascia tra 11 e 25 anni: un’epidemia inattesa. È emerso nel corso del 17° Congresso Nazionale SIMA svoltosi a Palermo

PALERMO – In Italia, i giovani in età adolescenziale (11-25 anni) rappresentano il 15% della popolazione generale, circa 8 milioni di cittadini. Il 10% di questa vasta popolazione, ossia 800 mila persone, è portatore di una patologia cronica ed in molti casi si tratta di una malattia rara.
Si stima che, in Europa, i pazienti con malattie rare siano 30 milioni circa e che, fra questi, il 50% si trovi in età evolutiva: 15 milioni di pazienti su base europea. In Italia, invece, mancano dati certi.
Questi sono solo alcuni degli importanti numeri forniti nel corso del 17° Congresso SIMA, Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, che si è aperto oggi a Palermo.
Chiaro, dunque, il messaggio che gli esperti del settore hanno voluto lanciare: la medicina dell’adolescenza non è una medicina di nicchia ma rappresenta un’ampia istanza sociale che avanza domande di salute.
“La risposta a questi bisogni – sottolinea Piernicola Garofalo, Presidente dell’edizione 2012 del Congresso – è ancora largamente episodica e frammentata e manca una vera pianificazione sanitaria dedicata. Mancano, infatti, setting assistenziali ospedalieri e/o del territorio in grado di soddisfare tali bisogni, secondo uno stile di cure e di intervento pensate per le necessità che sono proprie di tale fascia di popolazione. Manca, inoltre, una vera cultura globale della formazione in ambito adolescentologico".
Tra gli argomenti che hanno destato maggiore interesse durante i lavori congressuali, gli interferenti endocrini, agenti chimici esogeni in grado di interferire con lo sviluppo del feto e provocare, in futuro, malattie molto gravi come obesità, diabete di tipo 2, oltre a patologie del neurosviluppo, pubertà precoce e tumori della sfera endocrina. Un esempio noto di interferente endocrino è il bisfenolo A, sostanza che può essere presente nei biberon e nei contenitori di plastica per gli alimenti dei bambini.
Nel corso del Congresso Nazionale SIMA sono stati presentati i risultati preliminari dell’indagine nazionale svolta sull’assistenza sanitaria all’adolescente: dal questionario, al quale hanno risposto 300 pediatri italiani, è emerso, tra l’altro:
·La lieve preferenza dei pediatri ad un approccio individualizzato (o comunque separato dai genitori) con gli adolescenti (40%) rispetto ad un approccio tradizionale (35%)
·La prevalenza di problematiche legate allo sviluppo puberale ed ai problemi organici e psicologici dell’alimentazione più diffusi (60%), nonché dei disturbi comportamentali (50%) durante la visita/colloquio con l’adolescente
·Circa il 35% dei pediatri continua ad assistere frequentemente il ragazzo anche dopo la cessazione dell’assistenza di base. Circa il 50% visita qualche volta ancora il ragazzo.
Un interessante dato emerso a Palermo riguarda la carenza nutrizionale di Vitamina D, oggi, riscontrata anche nelle varie fasi dell’età evolutiva, con particolare riferimento all’età scolare. Oltre ad una corretta mineralizzazione dello scheletro, la Vitamina D partecipa e condiziona altri organi ed apparati quali il sistema immunitario, la massa muscolare, il sistema nervoso centrale, l’apparato cardiovascolare, il compenso glicometabolico fino anche alla probabilità di insorgenza di alcune condizioni neoplastiche. Visto che il deficit vitaminico in età adolescenziale non presenta una chiara sintomatologia clinica, è importante determinare la concentrazione circolante di Vitamina D 25 OH per poter avviare un’adeguata profilassi o una terapia sostitutiva.
Spazio anche al tema degli adenomi ipofisari, piccole lesioni a carico dell’ipofisi e della regione para sellare. Sono molto frequenti, comprendono circa il 10% di tutti i tumori cerebrali pediatrici e vengono suddivisi in base a dimensione, sito della lesione e tipo di ormone prodotto.

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