Costi alti e sprechi per la mancata adesione al “Patto” europeo e l’assenza di politiche energetiche efficienti. Con l’energy manager i Capoluoghi potrebbero risparmiare 70 mln di euro l’anno
PALERMO – Pur detenendo la maggiore irradiazione solare nazionale, l’Isola è relegata agli ultimi posti per quanto riguarda lo sfruttamento di fonti rinnovabili. Secondo una stima sui risparmi, un utilizzo razionale dei consumi energetici, in uno con la presenza di un Energy manager, permetterebbe di risparmiare fino a 8 milioni di euro l’anno nei Comuni medio-grandi. Mentre i Comuni piccoli, al di sotto dei 15 mila abitanti, potrebbero sottrarne alle spese circa 250 mila. Ma evidentemente puntare su una politica di rinnovamento è un processo troppo lungo e non soddisfa gli amici e i clientes. Meglio continuare a spendere gli introiti, le tasse dei cittadini, per mantenere gli opulenti apparati, piuttosto che per investimenti in tecnologia e innovazione. Tanto poi per tappare i vari buchi nei bilanci, c’è sempre tempo e fantasia. (
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