Giuseppe Alfano: “Il territorio deve farsi trovare pronto ad accogliere i flussi di persone”. Il sindaco di Comiso ha assicurato che il 30 maggio lo scalo aprirà i battenti
COMISO (RG) – Sembra ufficiale: l’aeroporto di Comiso aprirà il 30 maggio. Esattamente tra due mesi, quindi, lo scalo ipparino dovrebbe diventare operativo e ad assicurarlo è stato direttamente il primo cittadino Giuseppe Alfano che, qualche giorno fa, ha dato l’annuncio ufficiale durante una riunione del tavolo tecnico. Tra le due date possibili che abbiamo anticipato qualche giorno fa, è stata scelta quella più prossima, come a sottolineare il fatto che il territorio ibleo ha già aspettato abbastanza lo start up di questa infrastruttura. Siamo però sicuri che non manca proprio niente per rendere funzionante l’aeroporto? Gli arredi, le compagnie aeree, i collegamenti viari, i trasporti, tutto è già stato predisposto per i cittadini e per i turisti che si appresteranno a volare nel cielo di Comiso?
Il sindaco Alfano è molto ottimista e assicura che tutto è quasi pronto per il grande evento. “Sono stati già avviati contatti importanti con diverse compagnie aeree interessate a far atterrare e decollare i loro aeromobili a Comiso – ha detto il primo cittadino – ma il territorio deve farsi trovare pronto sia ad accogliere i flussi di persone che arriveranno sia nell’offrire loro opzioni appetibili e interessanti. É il momento, questo, di continuare e concretizzare quell’azione di marketing e di economia di gestione già in atto”.
Il presidente di Soaco Spa Dibennardo, dal canto suo, ha invece posto l’accento sul fatto che “c’è necessità di creare i flussi, da qui l’esigenza di una sinergia tra pubblico e privato, ciascuno per le proprie competenze. É chiaro che non siamo all’anno zero – ha continuato Dibennardo – Abbiamo già un piano industriale che si riferisce a larghe porzioni dei territori ricompresi nelle province di Siracusa, Agrigento e Catania oltre a comprendere, naturalmente, Ragusa. É però questo il momento di essere operativi e concreti soprattutto con le compagnie”.
All’incontro, a cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati all’apertura dello scalo, ha partecipato anche il presidente di Sac Catania, Vincenzo Taverniti, che si è soffermato sul tema della sostenibilità dell’aeroporto, della spesa dei controllori di volo e sulla necessità dello scalo di auto sostenersi. “Mi riferisco – ha precisato – soprattutto alla spesa dei controllori di volo, risolto per i primi due anni dalla Regione, ma poi? É sicuramente un problema che va definito e, dopo il declassamento dell’aeroscalo catanese, per discutibili parametri dettati dall’Ue, potrebbe effettivamente superarsi facendo sistema tra gli aeroporti di Catania e Comiso. Insieme, rientrerebbero perfettamente nei numeri richiesti dalla citata Ue e farebbe riqualificare Catania, mentre il problema dei costi dell’assistenza al volo, inglobati nel sistema aeroportuale Comiso-Catania verrebbe meno, tenendo presente che l’aeroporto di Comiso ha una specificità turistica”.
Sono stati numerosi, comunque, gli imprenditori che hanno voluto ribadire l’interesse per lo start up dell’aeroporto che potrebbe sicuramente portare più sviluppo e più turismo in tutta la provincia di Ragusa. Nel dettaglio, però, hanno evidenziato la necessità di individuare in concreto le azioni da mettere in atto: proprio per questo motivo, si terranno nei prossimi giorni due nuovi tavoli tecnici, uno con i rappresentanti di Comuni e Province limitrofe, l’altro con gli imprenditori, associazioni di categoria e consorzi.