Donne di strada e clienti, pièce interroga su chi è l’immorale - QdS

Donne di strada e clienti, pièce interroga su chi è l’immorale

Marina Pupella

Donne di strada e clienti, pièce interroga su chi è l’immorale

giovedì 04 Aprile 2013

Debutta al Crystal di Palermo “Puttane”, sceneggiata da Angelo Vecchio, con la regia di Marco Pupella. La tremenda condizione delle prostitute e la società ipocrita e perbenista

PALERMO – Al teatro Crystal di Palermo va in scena “Puttane”, una pièce dal sapore piccante e dal retrogusto amaro, poiché mette a nudo la tremenda condizione delle “donne di strada”. Sceneggiata dal giornalista e drammaturgo siciliano Angelo Vecchio, la commedia è tratta da “La vetrina degli orrori” dello stesso autore.
In questo lavoro tre “signorine” passeggiano come tutti i giorni in attesa che arrivi il loro Godot: un cliente. Discutono, si amareggiano, fanno progetti. L’ingenuità della più giovane, rappresentata dalla bella ed accattivante attrice Lavinia Pupella, cozza contro la vita vissuta e navigata e le delusioni della più anziana (Daniela Melluso). La donna parla di una società ipocrita che rifiuta le prostitute, mentre un letterato lascia riflettere chi non ha mai avuto a che fare con questo mondo, che racchiude miseria e costrizione fisica, psicologica e anche tanta delinquenza. Sulla scena arriva anche un transessuale, figura moderna di cui si parla tanto negli ultimi tempi, che, a torto o a ragione, è riuscito a crearsi uno spazio per sopravvivere.
L’obiettivo dello spettacolo non è quello di voler offrire al pubblico uno spaccato sulla prostituzione, attraverso stati d’animo, emozioni e sentimenti di donne e uomini di ”strada”, ma quello di far riflettere ponendo una domanda allo spettatore: la società, ipocrita e perbenista, chi ritiene più immorale? La prostituta, costretta a vendere il suo corpo e la sua dignità, oppure i suoi frequentatori, spesso persone dell’alta società, che ne approfittano pagandola a pochi euro?
Sul tema per altro è intervenuto il giorno di Pasqua anche Papa Francesco che, dalla Loggia delle Benedizioni, ha lanciato un duro monito contro la “tratta delle persone”. Il riferimento è alle tante donne sradicate dai loro Paesi d’origine per essere portate, spesso con l’inganno, nei Paesi industrializzati dove vengono costrette alla “vita”.
La regia di “Puttane” è curata da Marco Pupella, giovane regista palermitano. “Lo spettacolo vuole essere un omaggio alla donna- speiga Pupella- in un’alternanza di momenti di fine umorismo e di amara riflessione. Un’indagine della vita delle donne costrette chi per vicissitudini, che per altro, a stare sulla strada. Una condizione, certo, umiliante e degradante”. In scena anche le voci delle cantanti Claudia Lo Castro e Marzia Messina, che eseguiranno brani legati al mondo della prostituzione.
Protagonisti di questo insolito lavoro per la compagnia stabile del teatro Crystal sono Giuditta Perriera, Lavinia Pupella, Daniela Melluso, Ivan Raia, Davide Ruggiano, Maurizio Prollo.
Lo scrittore siciliano porta sul palcoscenico una “professione” molto antica, che ha resistito al tempo e che il tempo stesso non è riuscito a piegare e debellare, perché legata a due grandi vizi dell’animo umano: quello della sopraffazione e della prevaricazione esercitata dal più forte sul più debole. In questo caso la donna. Il sipario si alzerà sabato (alle ore 21,15), domenica (alle ore 18,15), il 13 ed il 14 aprile prossimi.

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