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Comuni e debiti, niente più scuse

Comuni e debiti, niente più scuse

I tempi. Entro il 29 aprile, gli enti si dovranno registrare sulla piattaforma digitale del Mef. Entro il 30 aprile, dovranno ricostruire il quadro delle fatture non pagate al 31 dicembre 2012. Le sanzioni. I dirigenti dei servizi interessati all’interno dei Comuni verranno puniti in caso di omissioni: per loro “multe” da 100 euro per ogni giorno di ritardo

PALERMO – Il Decreto legge 35/2013 sblocca 40 miliardi di euro nei prossimi due anni per dare una boccata d’ossigeno alle imprese creditrici delle Pubbliche amministrazioni. Il provvedimento è destinato a tre soggetti, con un fondo da 26 miliardi di euro suddiviso in tre sezioni (comunicanti) per il pagamento dei debiti degli Enti locali, delle Regioni e delle Province autonome per debiti diversi da quelli sanitari, e sempre delle Regioni ma per debiti sanitari Il testo governativo ha allentato la morsa del Patto di stabilità verso gli Enti locali entro uno spazio che arriva a 5 miliardi di euro. Entro questo tetto, Province e Comuni potranno (con forme diverse) saldare una parte dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2012 e derivanti da fatture o da altra richiesta di pagamento, vantati dalle imprese e dagli altri fornitori. Per i Comuni e le Province, insomma, scatta una vera e propria corsa contro il tempo. (continua)