Lukoil ha deciso di investire 1,8 mld nella raffineria di Priolo - QdS

Lukoil ha deciso di investire 1,8 mld nella raffineria di Priolo

Marina Pupella

Lukoil ha deciso di investire 1,8 mld nella raffineria di Priolo

martedì 23 Aprile 2013

Il progetto presentato dal presidente della compagnia Alekperov e da Crocetta. Saranno avviate nuove tecnologie, incerte le ricadute occupazionali

PALERMO – “Pensiamo di riportare in Europa e quindi anche in Sicilia i processi di raffinazione del petrolio che, negli ultimi anni, soprattutto nella zona Ue hanno subito una forte contrazione a causa della concorrenza cinese ed indiana. Un processo di raffinazione che dovrà caratterizzarsi nel rispetto dell’ambiente”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa lampo a Palazzo d’Orleans, alla quale ha preso parte il presidente della compagnia petrolifera Lukoil, il russo Vagit Alekperov. Un progetto di circa un miliardo e 800 milioni di dollari che la Lukoil avvierà entro l’anno nello stabilimento Isab di Priolo nel siracusano. I lavori ha precisato Crocetta inizieranno non appena verranno concesse le autorizzazioni.
"Sposiamo la filosofia della Lukoil che detiene per ora l’80 per cento delle quote della raffineria, le altre sono della Erg – ha chiarito Crocetta – che ha una politica di tutela del territorio in uno stabilimento che occupa 2500 dipendenti". L’auspicio del governatore della Sicilia è che anche "l’Eni negli stabilimenti siciliani attui al più presto una maggiore attenzione all’ecologia ad esempio con l’utilizzo del pet-coke". La Lukoil quest’anno rileverà dalla Erg il rimanente 20% delle quote della raffineria di Priolo, di cui detiene dal 2012, l’80%, ha chiarito il presidente della compagnia russa, annunciando l’avvio di una fase di trasformazione dei processi produttivi dello stabilimento nel rispetto dell’ambiente con l’avvio di nuove tecnologie. "Il settore della trasformazione in Europa si trova in grande crisi, c’é troppa concorrenza da parte dell’India e degli Usa: riusciranno a sopravvivere solo le raffinerie – ha aggiunto -che rispetteranno i parametri ecologici". Nei prossimi giorni si insedierà una task force, un gruppo di lavoro per la realizzazione del progetto. Nel pomeriggio il cda della società russa si è riunita nella struttura nel siracusano.
"Siamo sicuri – ha osservato Alekperov – che l’appoggio che avremo dal governo nazionale e dal presidente della Regione Sicilia ci permetterà di attuare il nostro programma molto presto. Ogni tappa del potenziamento del progetto avrà un aspetto dedicato alla tutela ambientale nel rispetto dei regolamenti dell’Ue. E con il governatore ci incontreremo ogni sei mesi". Crocetta ha auspicato che venga approvata dopo l’esame del bilancio la "legge sulla sburocratizzazione che favorirà le autorizzazioni del governo agli investimenti produttivi stranieri in Sicilia. Nessuna assicurazione, però, è stata data sia dal presidente Crocetta che da Alekperov sulle ricadute occupazionali del progetto. “L’imprenditoria è libera, la politica non interverrà sull’azienda che vorrà assumere personale” ha risposto Crocetta al Quotidiano di Sicilia.

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