PALERMO – Nelle scorse settimane Legambiente ha ricordato a tutti una solenne evidenza: la mancata prevenzione è deleteria per la vita umana e per i danni provocati. Secondo i dati dell’Ispra gli ultimi venti anni sono costati, in materia di danni da frane e alluvione, circa 30 miliardi di euro in tutta Italia.
In Sicilia, dove al rischio idrogeologico si somma quello sismico, le tragedie del territorio hanno provocato vittime e distrutto manufatti e attività produttive. Per rimettere in sesto il territorio, limitando al contempo l’abusivismo edilizio, servono investimenti che, come minimo, partano da un miliardo e mezzo e un grande piano che metta in sicurezza le abitazioni e le strutture strategiche. Le calamità naturali sono imprevedibili, ma così si eviterebbe di dar loro una mano come accade da anni. (continua)
In Sicilia, dove al rischio idrogeologico si somma quello sismico, le tragedie del territorio hanno provocato vittime e distrutto manufatti e attività produttive. Per rimettere in sesto il territorio, limitando al contempo l’abusivismo edilizio, servono investimenti che, come minimo, partano da un miliardo e mezzo e un grande piano che metta in sicurezza le abitazioni e le strutture strategiche. Le calamità naturali sono imprevedibili, ma così si eviterebbe di dar loro una mano come accade da anni. (continua)

