Anche in Sicilia proliferano i mercati con le edizioni passate, in rete ulteriori possibilità di risparmio. Sul web testi usati e nuovi, con prezzi inferiori rispetto a quelli praticati in libreria
PALERMO – Nuovo anno scolastico alle porte, occhio al rincaro di libri e del materiale didattico. Secondo Federconsumatori e Adusbef, a crescere maggiormente, con punte tra il 10% e il 16% rispetto al 2008, sono soprattutto i prodotti di marca (zaini, astucci, diari), quelli cioè più gettonati dai ragazzi, che vogliono sempre stare al passo con le mode e le tendenze del momento. Rimangono stabili, invece, i prezzi di quadernoni e matite colorate, che hanno già subito un rincaro lo scorso anno. La spesa relativa ai libri – secondo le due associazioni dei consumatori – quest’anno si attesterà intorno a 440 – 450 euro annui, registrando un aumento del 3-5% rispetto allo scorso anno. Ma contro il caro libri, il consiglio è quello di ricorrere ai mercatini dell’usato, come quello di Tremestieri etneo, in provincia di Catania. Una curiosità: addirittura gli organizzatori del mercatino del libro usato ritirano gratuitamente a domicilio i libri che i ragazzi intendono vendere.
Un altro modo per risparmiare è prendere i libri in comodato d’uso: il ministero prevede la possibilità di questa forma di “affitto” dei libri agli studenti, tramite una richiesta alla scuola. Un’ulteriore soluzione è l’e-book ossia la possibilità di scaricare i testi scolastici da internet, una forma sollecitata dal ministro, ma ancora scarsamente praticata.
Ma sul web impazza, nella speranza di risparmiare, anche la compravendita dei testi scolastici. Basta inserire nel motore di ricerca “ibri scolastici usati” e in un clic appaiono i siti su cui è possibile offrire i propri testi e comprarne altri. Il meccanismo è semplice: internet diventa il mercato dei libri usati e nuovi e mette in contatto venditori e acquirenti. In rete, però, non si trovano solo libri usati. Ci sono anche testi nuovi. E i prezzi sono inferiori rispetto all’acquisto in libreria. Su Scontalibro.it, ad esempio, sui testi nuovi c’è uno sconto del 10%, che arriva al 15% per i dizionari. Costano, invece, la metà, i libri usati che, sono divisi a seconda della scuola.
Ma il web può anche diventare una bacheca virtuale. è il caso di Studenti.it che offre la possibilità ai propri utenti di inserire gli avvisi. La lista è ancora lunga. Ci sono siti che offrono la possibilità di fare pubblicità a mercatini fai-da-te di libri usati: è il caso di Comprovendolibri.it. Si rivolge invece ai genitori Libridea.it che, nella home page chiede: “Siete stanchi di pagare ogni anno prezzi sempre più cari per i libri dei vostri figli?”, offrendo poi testi usati per le scuole superiori.
Un’altra spesa ‘camuffata’ è quella dei testi consigliati. Il ministero ha stabilito dei tetti di spesa per i libri di testo della scuola dell’obbligo e per le medie superiori.
Le cifre sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente. Le scuole aggirano, però, tale vincolo con i cosiddetti testi “consigliati” che, anche in questo caso di fatto, sono acquisti obbligati.
è quanto fa notare l’Adiconsum: “Lo scorso anno – si legge in un comunicato – circa il 30% ha sforato il tetto, mediamente per un +10-15% rispetto a quanto stabilito dal Ministero. Anche quest’anno si sta ripetendo la stessa situazione”.
Codacons: “Bloccare la pubblicità che bombarda i bambini in tv”
ROMA – Per far risparmiare soldi nell’acquisto del corredo scolastico alle famiglie, il Codacons propone di bloccare la pubblicità indirizzata agli scolari. Le televisioni stanno “bombardando” i bambini con spot mirati. Ma acquistare zaini firmati e articoli legati a personaggi dei cartoni animati o a bambole famose fa lievitare il costo del corredo fino al 40%, a parità di qualità. Già la Legge Mammì aveva vietato l’inserimento della pubblicità nei programmi di cartoni animati. “Peccato che nessuno l’abbia poi rispettata.. Questa regola andrebbe estesa a tutti i programmi per bambini”. Rispetto a quanto sostenuto dal ministero dell’Istruzione, secondo il quale nei prossimi tre anni, con i nuovi provvedimenti, le famiglie spenderanno il 30% in meno per l’acquisto dei libri, il Codacons “pur condividendo quanto fatto all’epoca dalla Gelmini, denuncia come una circolare non possa bastare per ridurre i prezzi se non è seguita da ulteriori iniziative. Che pena è prevista per gli insegnanti che cambieranno ugualmente i libri? Le scuole che anche quest’anno hanno sforato i tetti ministeriali saranno denunciate alla Procura? I provveditori che hanno fatto per far rispettare i tetti esistenti?”. Il Codacons ricorda che la circolare che impediva di cambiare i libri e’ stata al momento bocciata dal Tar del Lazio.