"Nemmeno una settimana fa, la commissione Ambiente dell’Ars ha dato l’ok al piano stralcio dei rifiuti e nel Ragusano è già caos, perché la Regione non ha prorogato l’ordinanza dello scorso 8 marzo, che consentiva fino al 31 maggio il ricorso temporaneo a forme speciali di gestione del sistema dei rifiuti in Sicilia né a dotare la discarica di Cava dei Modicana (Rg) dell’impianto per il trattamento meccanico biologico della spazzatura (Tmb), obbligatorio per legge. E per non farsi mancare nulla, nel piano stralcio la discarica di Cava dei Modicani viene classificata come ‘attiva’".
Lo dice la deputata regionale del M5S, Stefania Campo, componente della commissione Ambiente dell’Ars.
"A tutela della salute dei cittadini – aggiunge – non possiamo che apprezzare l’operato del sindaco di Ragusa Federico Piccitto, che in qualità di massima autorità sanitaria della città, ne ha disposto la riapertura per scongiurare l’emergenza a Ragusa e nei comuni dell’hinterland, a ridosso della stagione estiva. Per il conferimento in discarica, poi, la Regione procede con proroghe ogni 6 mesi. La mancata autorizzazione, stavolta, però sembrerebbe dovuta all’assenza di un parere dell’Arpa".
"E’ chiaro che potrebbe trattarsi di uno sforamento tecnico di qualche giorno – afferma la deputata – ma se così non fosse, sarebbe gravissimo non aver indicato siti alternativi nei quali abbancare e conferire i rifiuti. Ci chiediamo cosa abbia fatto finora la Regione e vorremmo capire perché, solo ieri, ha pubblicato nel sito dell’assessorato all’Energia un ‘avviso esplorativo finalizzato a un’indagine di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’installazione e gestione di impianti mobili per il pretrattamento e la bio-stabilizzazione dei rifiuti indifferenziati in Sicilia’, sebbene alcune discariche nell’Isola ne siano sprovviste e la presenza degli impianti è prevista dalla legge".
"Ci chiediamo come mai – conclude – il governo regionale non ha pubblicato il bando per tempo. Musumeci sa bene che le discariche siciliane sono prossime al collasso. Lo ha ammesso lui stesso a gennaio e per questo ha chiesto a Roma poteri speciali per la gestione dell’emergenza rifiuti".