Adesso D’Orsi attende la telefonata da parte del presidente dell’Enac, Vito Riggio, che dovrà indicare la data del sopralluogo da parte dei funzionari dell’ente per l’aviazione civile, in alcuni siti della provincia di Agrigento per poi rilasciare un parere preventivo.
“Il sito lo sceglierà l’Enac – ha aggiunto il capo dell’amministrazione provinciale – così eviteremo lungaggini burocratiche come già accaduto con il progetto dell’Aavt che aveva individuato la zona Acqua della menta a Racalmuto”.
Ma da dove esce fuori allora il sito di contrada Sant’Oliva?
“Ci siamo accorti – dice D’Orsi – che i terreni di Piano Romano sono stati acquistati da privati che a loro volta realizzeranno un grande insediamento turistico. Quindi abbiamo fatto un sopralluogo in una zona vicina e abbiamo visto che in contrada Sant’Oliva ci sono le condizioni che cercavamo. Abbiamo anche rispolverato lo studio dei venti realizzato dall’ingegnere Marra, che risulta essere in linea con quest’area, dove c’è la possibilità di realizzare una pista di sei chilometri”.
“Questo comunque – ha concluso D’Orsi – non significa che abbiamo già scelto il sito. Saranno i tecnici dell’Enac a dirci se va bene questo o un altro posto”.
La Giunta provinciale, guidata da Eugenio D’Orsi, ha dato incarico al dirigente del settore Grande progetto aeroporto di adottare i successivi provvedimenti necessari per la pubblicazione del bando. Il funzionario Piero Hamel provvederà alla nomina della Commissione tecnica per la valutazione delle proposte progettuali di seconda fase e per il dialogo competitivo.
“Si tratta – ha dichiarato D’Orsi – di un atto che ci consentirà di individuare quei soggetti interessati alla realizzazione e alla gestione dell’aeroporto. Senza è impensabile puntare all’autofinanziamento”.