Un dato su tutti nei primi trenta musei più visitati d’Italia, la Sicilia colloca solo tre siti culturali: il Parco archeologico della Valle dei Templi in ottava posizione (-7,1% rispetto al 2008), la Neapolis di Siracusa in nona (-9,3% rispetto al 2008), Villa Imperiale del Casale 27 esima. I dati in fondo non sembrerebbero così drammaticamente rilevanti, se numeri alla mano, in entrambi i casi non si fosse registrata una diminuzione di presenze consistente (-47.386 visitatori per il sito agrigentino, -54.775 per sito siracusano).
Questi non fanno eccezione, dato che solo per citare alcune realtà museali quali il Cenalo Vinciano, il Museo Nazionale del Cinema e la Galleria Borghese presentano tutti un aumento del numero d’ingressi dal 2007 al 2008. E il 2009 quale andamento sta presentando?
Ancora “rosso”, per la Neapolis e la Valle dei Templi secondo i dati Touring Club.
Da gennaio ad aprile, i siti registrano un calo entrambi dell’11%. Crisi di presenze pressoché ovunque in Italia, fatta eccezione della Campani, che dopo i dati nefasti del 2008, presenta un più 4%.
I segni in “rosso” per l’Isola non tardano ad arrivare, se si prendono in rassegna le altre categorie.
Infatti, analizzando i musei scientifici, non vi è traccia di quelli siciliani nelle prime dieci posizioni.
Primeggiano rispettivamente i Musei Vaticani, la Galleria Uffici e Corridoio Vasarino, terzo il Palazzo Ducale veneziano.
L’Isola, sebbene presenti in tutti i casi numeri in calo, si prende una rivincita nella categoria musei storico-archeologici, mantenendo nella graduatoria nazionale la presenza della Valle dei Templi (terza), la Neapolis (quarta) e Villa Imperiale del Casale (settima).
Ad esempio, nella “nebulosa” classifica della fruizione dei siti, la Valle dei Templi si distingue insieme a poche altre realtà museali, ad essere l’unico museo archeologico aperto tutti i giorni dell’anno.