I giudici d’appello della Corte dei Conti hanno condannato l’ex presidente della Confesercenti di Alcamo Diego Ferrara e l’ex dipendente Ignazia Cicirello a restituire in solido 309 mila euro all’assessorato regionale al Lavoro per due corsi di formazione professionale nei quali sono emersi diverse irregolarità contabili e rendicontazioni approssimative.
In primo grado i due erano stati condannati a pagare 541 mila euro.
Davanti al Tribunale sia la Ferrara che la Cicirello hanno patteggiato una condanna per peculato e truffa aggravata.
Avevano trasferito i contributi regionali per i corsi professionali dal conto corrente della Confesercenti di Alcamo a quello della Cts Consulting Training Service, società di cui la Cicirello era rappresentante legale.
Inevitabile che il giudizio penale pesasse anche in sede contabile, dove entrambi hanno sostenuto che i corsi professionali tra il 2003 e il 2004 furono realmente organizzati.
Ed inoltre, che i soldi, poi restituiti alla Confesercenti, erano stati trasferiti sul conto delle Cts solo per sbloccare la situazione amministrativa ferma al palo per colpa dei ritardi della Regione.
Di diverso avviso la Corte dei Conti che ha accolto la tesi della Procura regionale secondo cui, "il fatto che le somme in questione siano state successivamente rigirate alla Confesercenti non fa venir meno l’illecita distrazione dei fondi pubblici, non elide la violazione del dovere di fedeltà del percettore di pubblici finanziamenti nei confronti dell’amministrazione, non cancella la rottura del rapporto di fiducia tra l’amministrazione erogante e l’ente infedele".
Anche perché in sede penale era già emerso che i corsi erano stati rendicontati in maniera approssimativa.