PALERMO – I Comuni devono fare la propria parte per il recupero dell’evasione fiscale, e la legge li incoraggia. Il Dl 138 del 2011 ha introdotto un incentivo: le amministrazioni comunali che segnalano un soggetto evasore possono ricevere il 100% della somma evasa accertata. Tutto questo, però, non vale per i Comuni siciliani, che devono accontentarsi della quota del 33 per cento della somma evasa, purché sia stata però effettivamente riscossa. Tutto ciò comporta sicuramente uno scarso interesse da parte delle amministrazioni e pochi sono i protocolli d’intesa sottoscritti con l’Agenzia delle Entrate: in Sicilia solo 57 Comuni su 390 hanno aderito all’accordo. Un numero esiguo se confrontato per esempio con quello dell’Emilia Romagna dove, infatti, su 348 Comuni, ben 280 hanno già sottoscritto il documento. (continua)

Le firme sui protocollo d’intesa con il Fisco permettono agli uffici comunali di incrociare le banche dati in possesso per scovare più velocemente i furbetti. Agli Enti locali dell’Isola, quando viene scovato un evasore, spettà solo il 33% delle somme incassate. Nel resto d’Italia i Comuni tengono il 100% dell’accertato
