Chiesto all’Ato idrico di sciogliere la convenzione con il gestore
AGRIGENTO – Non si placa lo scontro tra Comune di Agrigento e Girgenti acque. Con una nota ufficiale resa pubblica ieri, il sindaco del capoluogo Marco Zambuto ha chiesto al commissario straordinario della Provincia e dell’Ato idrico, Benito Infurnari, di non perdere tempo e di sciogliere la convenzione con il gestore del servizio idrico per “gravissime, insanabili inadempienze contrattuali” e per le “irregolarità accertate dalla magistratura agrigentina”.
“Da anni – ha scritto Zambuto – chiediamo senza fortuna all’Ato idrico e alla Regione verifiche stringenti per costringere il gestore privato Girgenti acque al rispetto delle norme contrattuali e all’attuazione di tutte le iniziative necessarie per risolvere il grave problema dell’inquinamento del mare di San Leone, che presenta ancora oggi pericoli per la salute dei cittadini. Tanto abbiamo chiesto sin dal luglio del 2008 sino alla recente proposta di sostituzione del commissario D’Orsi. La Sua nomina pertanto ci è parsa un buon segnale di discontinuità nei confronti di un Ato idrico palesemente e costantemente appiattito sul gestore privato”.
Al Comune, però, sembra non essere andata già la richiesta di documentazione “sollecitata a supporto del nostro invito a sostituire l’attuale gestore privato del servizio idrico integrato”. Una mossa che a detta di Zambuto sarebbe “un mezzo per guadagnare tempo”.
“Com’è possibile – ha affermato il primo cittadino – che Lei e tutta la struttura operativa sconoscano che la magistratura, con suoi drastici provvedimenti, non solo ha messo sotto sequestro i ‘pennelli a mare’, ma sta indagando il geometra Giuseppe Giuffrida, in quanto amministratore delegato e dirigente della Girgenti acque, per gravi reati ambientali, sancendo il giudice che il ‘fumus commissi delicti’ è supportato non solo da una serie di accertamenti e indagini ma anche dalla relazione-memoria sottoscritta dall’indagato Giuffrida il 19/01/ 2012 in cui è piena ammissione delle disfunzioni operative della società di gestione?”
“Ciò – ha ripreso il sindaco – ci pare obiettivamente impossibile e pertanto ci saremmo aspettati che come Suo primo atto, senza attendere alcuna nostra richiesta, portasse nel settore una ventata d’aria pulita anche per dare certezza ai cittadini che le autorità preposte operano per tutelare la loro salute”.
L’amministrazione comunale ha comunque provveduto ad allegare “copia dell’atto stragiudiziale di diffida e di messa in mora, in corso di notifica, ed i relativi atti della magistratura agrigentina”.
“Ci pare indispensabile – ha concluso Zambuto – ribadire che sull’argomento salute dei cittadini non si può cedere a nessun compromesso, rinvio o temporeggiamento, né tantomeno ci si può muovere con logiche politiche e partitiche: Girgenti acque deve cessare immediatamente dal servizio per le gravissime insanabili inadempienze contrattuali. Difenderemo la salute degli agrigentini in tutte le sedi e con tutte i mezzi che la legge ci mette a disposizione”.