Da sabato primo settembre le lampade alogene saranno messe al bando nell’Unione europea come prevede la direttiva 244 del 2009.
I commercianti potranno ancora venderle per qualche mese per finire le scorte di magazzino, poi la loro commercializzazione sarà vietata.
Le alogene vengono messe al bando per motivi di risparmio energetico: sono inefficienti (classe di efficienza energetica D, mentre il massimo è A++), e rispetto a una lampada a led consumano cinque volte tanto.
Secondo l’Enea, l’eliminazione delle alogene consentirà nella Ue un risparmio annuo di energia pari al consumo del Portogallo, 48 TWh.
Dal 2018 al 2025 il bando eliminerà l’emissione di 15,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Passare da un’alogena a una led, sempre secondo l’Enea, fa risparmiare 115 euro nel corso della vita della lampada (20 anni per una a led).
Il costo maggiore viene ammortizzato nel giro di un solo anno.
In senso contrario va la decisione della Commissione europea di abolire l’ora legale in tutta l’Ue annunciata dal presidente Jean-Claude Juncker.
"La gente vuole farlo, quindi lo faremo", ha detto.
In un sondaggio online condotto fra luglio e agosto, la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti si è detta favorevole a eliminare la convenzione per cui durante l’estate l’orario di tutta l’Europa viene spostato un’ora avanti, per sfruttare al meglio le ore di luce nell’arco della giornata.
La misura dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo.
