Sostegno ai referendum su giustizia e magistrati - QdS

Sostegno ai referendum su giustizia e magistrati

Sostegno ai referendum su giustizia e magistrati

mercoledì 28 Agosto 2013

Pure da sindaci, consiglieri comunali e vari deputati regionali. Incontro tra Saverio Romano, coordinatore di Cantiere popolare, e Rita Bernardini, dirigente radicale

Palermo – Una politica trasversale sta animando in Sicilia gli ultimi giorni della campagna nazionale promossa dai radicali sui 12 referendum che hanno come tema “i nuovi diritti umani e la giustizia giusta”.
Ieri i quesiti sono stati illustrati a Palermo, nell’aula consiliare del Comune, da Saverio Romano, coordinatore nazionale di Cantiere popolare, che ha offerto il sostegno organizzativo all’iniziativa, alla presenza di Rita Bernadini, dirigente radicale. Hanno partecipato sindaci (tra loro il ‘renziano’ Marco Zambuto), consiglieri comunali e parlamentari regionali di vari schieramenti.
Questi i contenuti dei dodici referendum promossi dai radicali di Marco Pannella (un approfondimento sul Qds del 15 agosto): abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, oggi previsto nella formula dei ‘rimborsi elettorali’; libertà di scelta nella destinazione dell’8 per mille con l’abrogazione della norma che prevede la ripartizione della quota tra le confessioni religiose anche per chi non ha espresso una scelta sulla dichiarazione dei redditi; magistrati fuori ruolo, per il rientro nelle funzioni proprie dei giudici cosiddetti “senza toga”, sottratti alla professione e messi a capo di uffici della pubblica amministrazione, ministeri; responsabilità civile dei magistrati; separazione delle carriere dei magistrati.
Altri temi riguardano l’immigrazione, con l’abrogazione di norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare; il divorzio breve che punta all’eliminazione dei tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenere il divorzio; l’utilizzo della custodia cautelare; l’abolizione dell’ergastolo; in tema di droghe si tenta di abolire il carcere per fatti di lieve entità e quindi quelle norme che provocano l’affollamento e la paralisi della giustizia.  
I referendum si possono firmare in tutti i comuni, nei gazebo sistemati nelle principali piazze cittadine e in altri luoghi in cui presenzieranno i consiglieri comunali che sostengono l’iniziativa.
L’obiettivo è raccogliere 500 mila firme per la consegna in Cassazione prevista il 20 settembre.
“Cantiere popolare offre il pieno sostegno politico ed organizzativo ai referendum dei radicali, perché affrontano temi importanti per la vita del Paese”, ha detto il coordinatore nazionale Saverio Romano, sottolineando la “nostra piena adesione sui sei quesiti inerenti la giustizia e la magistratura”.
Ed ha aggiunto: “E’ incredibile che il Parlamento, organo sovrano, non riesca ad affrontare il tema della riforma della giustizia. E allora ben vengano i referendum proposti dai radicali, in modo da offrire ai cittadini la possibilità di dare una risposta a queste domande”.
Romano, a margine della conferenza stampa, ha parlato dell’ex premier Berlusconi: “I referendum che riguardano il sistema della giustizia – ha detto – in particolare la separazione delle carriere, gli incarichi ai magistrati, la custodia cautelare, c’entrano poco con la vicenda del presidente Berlusconi, che pur essendo una vicenda personale assume un rilievo politico per il modo in cui si è arrivato a quella sentenza”.
Per Rita Bernardini, dirigente ed ex parlamentare radicale, “E’ importante avere riscontrato in Sicilia in questa campagna referendaria il sostegno di forze politiche sia di centrodestra sia  centrosinistra, al di là di schemi e appartenenze”.
La Bernardini, in tema di giustizia e di diritti ha ricordato che “in Italia ci sono 5 milioni di procedimenti penali pendenti e ogni anno 162 mila processi cadono in prescrizione”, numeri che dimostrano la necessità di cambiare il sistema che oggi vede una “giustizia ritardata e una giustizia negata”.
Bernardini ha affrontato anche il tema del sovraffollamento delle carceri e l’importanza del recupero e dell’integrazione sociale dei detenuti. Ieri pomeriggio Saverio Romano e Rita Bernardini hanno visitato il carcere Pagliarelli di Palermo per illustrare i quesiti e raccogliere le firme, a seguito di oltre settecento richieste di sottoscrizione. Altre firme sono state raccolte nella casa circondariale di Catania. La campagna referendaria continuerà in altre città siciliane.

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