Secondo il consueto rapporto elaborato dal Mef le istanze di sospensione sono diminuite del 7,16% rispetto al 2012. La nostra Regione si conferma anche per il secondo trimestre 2013 tra le giurisdizioni più lente
PALERMO – Secondo trimestre 2013 in sostanziale continuità con il primo, per quanto riguarda lo stato del contenzioso tributario. Prosegue quindi una tendenziale riduzione del flusso dei ricorsi rispetto allo stesso periodo del 2012, come riscontrato dal consueto “Rapporto trimestrale sullo stato del contenzioso tributario”, elaborato dal Mef. I procedimenti giurisdizionali tra il contribuente e un’amministrazione finanziaria, quale l’Agenzia delle entrate, delle dogane, del territorio o Equitalia, sono diminuiti. Come al solito occorre operare una distinzione preliminare, tra i ricorsi pervenuti nelle Commissioni tributarie provinciali (Ctp) e quelli invece presso le Commissioni tributarie regionali (Ctr). Per quanto riguarda le decisioni sulle istanze di sospensione prese dai primi organi, queste diminuiscono del 7,16% rispetto allo stesso trimestre del 2012, aumentano rispetto allo scorso trimestre di quest’anno. Il confronto tendenziale con i dati del 2° trimestre del 2012 e dell’analogo periodo del 2011 rileva un calo del nuovo contenzioso rispettivamente pari a 7,36% ed al 19,99%(-4.809 ricorsi rispetto al 2012 e -15.117 rispetto al 2011). Anche il confronto con i dati del primo trimestre del 2013 conferma la tendenza alla diminuzione, registrando un calo del 7,29% (-4.758 ricorsi).
L’incidenza dei ricorsi presentati di valore inferiore/uguale a 20.000 euro (40.509 ricorsi) è pari al 66,94% del totale dei ricorsi pervenuti nel trimestre di riferimento; nel 2° trimestre dell’anno 2012 l’incidenza era del 73,26% (47.856 ricorsi). Pertanto, la riduzione in termini assoluti è di 7.347 ricorsi, pari al -15,35%. Relativamente alle controversie con valori superiori a 20.000 euro, il volume complessivo del contenzioso è sostanzialmente stabile rispetto al secondo trimestre 2012 (-54 ricorsi pari a -0,34%); rispetto al primo trimestre del 2013 si osserva una riduzione di 539 ricorsi, pari a -3,27%, dovuta soprattutto per la flessione del contenzioso contro gli enti diversi dall’Agenzia delle Entrate. Il valore complessivo delle cause instaurate nel secondo trimestre del 2013 ammonta a circa 6,686 miliardi (mld) di euro, inferiore al valore registrato nello stesso trimestre del 2102 e nel primo trimestre dell’anno 2013 (rispettivamente pari a 7,427 mld e 10,690 mld di euro).
Analizzando i dati relativi alle Ctp dal punto di vista territoriale, possiamo riscontrare che la percentuale più bassa delle istanze accolte risiede nel Sud (46,64%), mentre le più alte nel Nord-Ovest e nel Centro. Per quanto riguarda invece il valore complessivo delle istanze, nelle Isole (81,46%) e nel Nord Ovest (81,51%), si registra la percentuale più alta del valore accolto.
Per quanto concerne i tempi della definizione delle istanze, la Sicilia si conferma una delle più lente. Solo il 53% delle istanze viene definito entro i 180 giorni, peggio di noi solo la Calabria (25,24%).
Nel secondo trimestre del 2013 il numero dei ricorsi definiti nelle Commissioni tributarie regionali (n. 17.062) risulta superiore al numero degli appelli pervenuti (n. 15.790), contribuendo alla riduzione della giacenza presso il secondo grado di giudizio dell’0,89% rispetto all’inizio dell’anno, e del 3,15% rispetto al 30 giugno 2012. Il tributo maggiormente coinvolto negli appelli depositati nel trimestre di riferimento è l’IRPEF (31,66%), seguito dall’IVA (19,71%) e dall’IRAP (17,81%).
Le istanze di sospensione definite entro il termine di 180 giorni dalla loro presentazione in Commissione tributaria sono l’85,17% delle istanze decise. Tale dato è in crescita rispetto a quello registrato nel secondo trimestre del 2012 (83,07%), ma in flessione rispetto al primo trimestre del 2013 (87,59%).Nelle seguenti CTR si registra il 100% delle istanze definite entro i 180 giorni: CTR dell’Abruzzo, della Calabria, del Friuli Venezia Giulia, della Liguria, della Lombardia, delle Marche, del Piemonte, della Toscana, dell’Umbria, e nelle CT di 2° grado di Bolzano e Trento.Le CTR con le percentuali più basse di istanze definite entro i 180 giorni sono quelle della Basilicata (10,00%), della Sardegna (34,62%) e della Puglia (60,32%).