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Messina – I Tir, il traffico e l’inquinamento il nodo fondamentale dell’Ecopass

Francesco Torre

Messina – I Tir, il traffico e l’inquinamento il nodo fondamentale dell’Ecopass

sabato 07 Settembre 2013

Incassate somme esigue, irrisolto il problema degli ingorghi in centro per l’imbarco ai traghetti. Previsti incassi milionari, ma la realtà fa pensare al fallimento dell’operazione

Messina – Dai 5 ai 10 milioni di euro l’anno. Era questa la cifra che, secondo l’ex primo cittadino Giuseppe Buzzanca, sarebbe transitata nelle casse comunali annualmente in virtù dell’introduzione della tassa di attraversamento dello Stretto, chiamata inspiegabilmente Ecopass. Stupidaggine detta in malafede. Attivo dal 1° giugno 2010, infatti, il balzello ha permesso fino a questo momento a Palazzo Zanca di incassare somme molto più esigue, somme che il sindaco Renato Accorinti ha voluto rendere trasparenti nell’ambito di una conferenza stampa.
Quattro milioni 651 mila 626,88 euro. È questa la cifra totale introitata dal Comune dall’introduzione della tassa al maggio di quest’anno. E sebbene bisogna valutare che tra il gennaio e il settembre del 2011 l’attività di riscossione sia stata sospesa in attesa dell’esito giudiziario del ricorso “anti-ecopass”, poi bocciato, la media degli incassi si aggira tra i 150 mila e i 200 mila euro al mese, con picchi di 350 mila euro nei mesi estivi di punta. Somme peraltro non nette, ma riferite al lordo del contributo concesso ai privati per garantire il servizio di vendita, a quello della stampa dei ticket e ad altre spese accessorie.
L’attività “ispettiva” della nuova Giunta nasce dall’esigenza di liberare la città dai Tir, la famigerata “tolleranza zero” del pacifista Accorinti di cui parlavamo in qualche precedente edizione del giornale. In questo quadro, l’Ecopass è certamente un tassello fondamentale in quanto genera la propensione dei camionisti a preferire l’approdo cittadino di Rada San Francesco (ticket 3 €) piuttosto che quello extraurbano di Tremestieri (ticket 30 €). Propensione peraltro avallata dalle compagnie di navigazione, che troppo generosamente negli anni hanno trasmesso i pass necessari ad autorizzare il traghettamento in città.
Il secondo tassello, diciamo consequenziale, di questa “trasparente crociata” del sindaco sarebbe la rendicontazione completa delle spese effettuate dal Comune grazie ai fondi Ecopass. Nonostante il ticket sia nato per la “realizzazione di interventi, servizi ed opere connessi alla funzionalità del sistema di mobilità ed al miglioramento delle condizioni ambientali e di vivibilità generale della città relative alla viabilità ed alla mobilità urbana”, infatti, la sensazione è che i soldi siano stati utilizzati in altro modo.
In attesa di questo passaggio, che speriamo possa avvenire, registriamo comunque positivamente come la discussione – che pure sta generando aspre polemiche soprattutto tra la Polizia municipale e la Caronte&Tourist, il principale vettore del traghettamento sullo Stretto – abbia focalizzato il punto nodale del problema dei Tir in città, ovvero lo strapotere delle compagnie di navigazione mai arginato a dovere dagli enti che dovrebbero garantire il rispetto delle leggi.

La proposta. Un ufficio speciale del Comune per la rendicontazione

Messina – Ci si augura che queste esternazioni di Renato Accorinti sul tema dell’attraversamento dello Stretto e della presenza dei Tir in città siano propedeutiche ad atti concreti. Magari nella direzione suggerita dal consigliere di Cambiamo Messina dal Basso Luigi Sturniolo, che in un’interrogazione ha proposto l’istituzione di un Ufficio speciale comunale che, sulla base di nuove convenzioni con le compagnie di navigazione, possa gestire la vendita e la rendicontazione dei ticket in maniera autonoma. D’altra parte, che ci sia “qualcosa che non va” (come detto da Accorinti) è evidente. Lo dimostrano i numeri. La differenza tra le stime e le entrate reali è troppa per non dare adito a supposizioni circa il mancato rispetto degli accordi con le compagnie. Nel dettaglio, da giugno 2010 a maggio 2013 la Caronte&Tourist ha versato al Comune 3,4 mln €, RFI 407 mila €, 374 mila € BluFerries, 177 mila € Meridiano Lines e 258 mila € Terminal Tremestieri.

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