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Palermo – Sul fronte rifiuti ora si attende un ennesimo inverno di fuoco

Gaspare Ingargiola

Palermo – Sul fronte rifiuti ora si attende un ennesimo inverno di fuoco

sabato 07 Settembre 2013

Intanto è stata presentata la sesta vasca di Bellolampo, che dovrebbe garantire 3-4 anni di autonomia. Tra i primi punti da affrontare il passaggio, ancora incompiuto, da Amia a Rap

PALERMO – La giunta Orlando è ormai scesa sul piede di guerra contro tutti gli attori protagonisti della sempiterna battaglia dei rifiuti a Palermo: curatori fallimentari, cittadini che sporcano, dipendenti che non lavorano, discarica di Bellolampo. La linea di demarcazione che ha segnato il passaggio verso un’azione amministrativa più “aggressiva” pare collocabile nell’ennesima emergenza raccolta che ha colpito la città nel pieno della stagione estiva, quella solitamente più generosa dal punto di vista dei flussi turistici. Da allora Palazzo delle Aquile ha detto basta e ha iniziato ad affrontare il problema a 360 gradi, partendo dal delicato e ancora incompiuto passaggio dall’Amia alla Rap del ramo d’azienda che comprende i beni mobili e i lavoratori, attualmente in affitto.
Il contratto prevede un diritto di prelazione a favore di piazza Pretoria al momento della vendita, ma, proprio su questo punto, il sindaco Leoluca Orlando ha attaccato apertamente i curatori (un po’ a sorpresa, dato che finora erano andati d’amore e d’accordo), rei, a suo dire, di tardare nel disbrigo delle pratiche: “Devono far presto a vendere il ramo d’azienda all’amministrazione – ha detto – permettendoci di far valere la prelazione. Altrimenti non potremo fare il nuovo contratto di servizio e di conseguenza non potremo né trasferire i soldi della Tares pagata dai cittadini al servizio di gestione dei rifiuti né fare il bilancio dell’azienda”.
Stando così le cose, in pratica, la Rap, nata giusto qualche mese fa sotto i migliori auspici, continua a perdere svariati milioni di euro al mese e sta intraprendendo lo stesso cammino che ha portato l’Amia al fallimento. I commissari hanno teso la mano al primo cittadino spiegando che si è trattato solo di un problema di interpretazioni e che stanno già individuando la procedura corretta (cioè se ricorrere o meno a un bando di gara).
La bordata di Orlando ai curatori è giunta durante l’incontro con i giornalisti a Bellolampo per presentare la sesta vasca della discarica. Il primo lotto è stato completato, gli altri tre lo saranno presto. In questo modo Palermo dovrebbe avere un’autonomia di tre o quattro anni con un conferimento di circa mille tonnellate al giorno in attesa di ideare altri mezzi e impianti per ridurre tale quantità (si parla, per esempio, di un impianto di compostaggio per la produzione di biogas).
Inoltre, il commissario straordinario di Bellolampo, Marco Lupo, dovrebbe firmare a breve il progetto di “Palermo differenzia 2”, la seconda tranche della raccolta differenziata porta a porta che tanti benefici ha portato nelle vie del centro e che si è dimostrata più efficace della differenziata con le classiche campane. “Palermo differenzia 2” raggiungerà altri 180 mila cittadini, che si aggiungeranno ai 180 mila già serviti dal primo progetto, presumibilmente a partire dal prossimo gennaio. Le aree servite saranno Mondello, Centro storico, Sferracavallo, Tommaso Natale e Costa Sud.
La battaglia a tutto campo del primo cittadino ha coinvolto anche i dipendenti della Rap e i comuni cittadini. Ad agosto Orlando ha istituito una task force composta da Polizia municipale e Forze dell’ordine per colpire chi non rispetta le regole. Da più di un mese squadre di agenti in borghese armati di macchina fotografica pattugliano la città per reprimere e prevenire lo smaltimento irregolare dei rifiuti e per sorprendere e filmare gli operatori ecologici che non fanno il proprio dovere.
 
Nei primi giorni di settembre sono state elevate 22 multe da 166 euro l’una ai cittadini sorpresi a lasciare i rifiuti per strada. Quattro ditte sono state denunciate e multate per 600 euro l’una per smaltimento illegale di imballaggi, due autotrasportatori per smaltimento di sfabbricidi. Guai grossi anche per un dipendente, pizzicato mentre trasportava con il mezzo aziendale alcuni mobili diretto alla propria abitazione. È stato denunciato per peculato.

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