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Parchi: senza web, niente turisti

Parchi: senza web, niente turisti

Isolamento su internet. Nessun potenziale visitatore, soprattutto se straniero, è in grado di conoscere ciò che in Sicilia viene offerto. Altrove basta un semplice click. Anni di politica clientelare e logiche basate sul business delle assunzioni hanno impedito un potenziamento dei servizi e una concreta tutela del paesaggio

PALERMO – Quattro Parchi naturali immersi in una montagna di disagi: questa la realtà delle aree protette siciliane, dove i servizi scarseggiano e soprattutto la promozione, che dovrebbe avvenire attraverso le vetrine dei siti web istituzionali, lascia molto a desiderare. Difficile infatti trovare informazioni sui punti di osservazione, i percorsi a cavallo, i rifugi, le aree attrezzate e le altre dotazioni tipiche delle aree naturalistiche. Inappropriata appare anche la segnaletica, mentre insopportabile è il peso dell’inquinamento, causato dai rifiuti disseminati ovunque. È il caso, in particolare, del Parco dell’Etna, dove strade e boschi sono letteralmente invasi dalla sporcizia. E tutto questo accade proprio a 20 giorni dal prestigioso riconoscimento che l’Unesco intende dare all’Etna come “patrimonio dell’umanità”: una vera contraddizione. (continua)