Il neo assessore regionale al Turismo Nino Strano si avvarrà della consulenza di Fabio Granata per dare respiro al settore. Servono norme per i distretti turistici e una seria programmazione per valorizzare il patrimonio culturale
PALERMO – Con la nomina del nuovo assessore al turismo Nino Strano si ritorna a parlare di rilancio dei distretti turistici e del patrimonio dell’Unesco.
“Tante sono le novità che introdurrò, altre sono idee che riproporrò, come il circuito del Mito, che è stato crogiolo di intelligenze e di esperienze positive – afferma Strano – bisogna poi armonizzare la previsione del distretto turistico creata dalla legge regionale, con quella della legge nazionale del sistema turistico locale. Un ddl in tal senso è già pronto e sta per approdare in giunta. Ma la parola d’ordine è programmazione: nessun evento, anche il più sensazionale, se non è programmato con largo anticipo non può essere portato a conoscenza degli operatori turistici, anche internazionali, e portare così un incremento delle presenze”.
L’assessore Strano conferma la nomina del capogruppo del PdL, Fabio Granata, come suo consulente, oggi in Commissione Cultura della Camera e già assessore regionale al turismo e ai beni culturali. Difatti, Fabio Granata firmatario insieme a Cuffaro e Pagano della legge n. 10 del 15 settembre 2005 dovrebbe essere il consulente più idoneo per rilanciare e applicare pienamente la legge che fu presentata all’epoca come la panacea a tutti i mali del turismo isolano. Si parla ora di rilancio, ma in realtà si dovrebbe dire di vera applicazione, poiché sino ad oggi le norme previste sono rimaste inapplicate. Strano ritiene che “occorre dare sistematicità alla valorizzazione del patrimonio culturale ai fini turistici”.
Fabio Granata accettando la nomina ha dichiarato “accolgo l’invito a una collaborazione diretta al progetto di rilancio del turismo culturale in Sicilia, che sono certo che con Nino Strano segnerà nuove prestigiose tappe”. “Il patrimonio Unesco, ha detto Granata, legato ai viaggiatori attenti e curiosi e ai paesaggi culturali, e l’organizzazione dei distretti turistici, sono tasselli di un percorso che viene da lontano”. Con questo impegno si spera che le cose comincino a funzionare. Per “Val di Noto”, patrimonio dell’Unesco, occorre creare un progetto unitario in sinergia anche con i cittadini che sono sempre più accomunati da un comune sentire e dalla volontà di contribuire alla valorizzazione di questo circuito di città riconosciute, propagandate dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità per la mirabile ricostruzione avvenuta dopo il 1693.
Si attendono ancora i risultati del Consorzio Turistico “Passo Sud-Est” nella Val di Noto. Una iniziativa privata che veniva promossa dall’unione di 13 aziende, tra hotel, agriturismo, bed and breakfast e case albergo con l’obiettivo di vacanze prolungate nel Sud-est siciliano, proponendo loro una offerta turistica di servizi integrati più completa possibile. Di riunioni ne sono state fatte a iosa, ma di tangibile si è fatto poco o nulla.
Anche i Lions Club a febbraio di quest’anno a Caltagirone hanno riunito le città di Caltagirone con Noto, Modica, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli, Scordia, Palagonia, Militello per porre le basi per attività comuni che dovrebbero servire sia a stimolare la crescita culturale e turistica del nostro territorio, che a concorrere alla conservazione e alla salvaguardia dei monumenti e dei siti archeologici”.
Tutte dichiarazioni di intenti come quelle dei 38 comuni delle province di Catania e Messina uniti in un progetto per la costituzione di un centro nell’area distrettuale Taormina-Etna. Iniziative che nascono e poi muoiono in assenza di un coordinamento regionale.
Nuove iniziative. Il circuito dei Castelli di Sicilia
Una rete di 21 comuni della Sicilia per promuovere i castelli. è il progetto presentato dal presidente della provincia di Palermo, Giovanni Avanti e il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero. Anche Carini fa parte del “Circuito dei Castelli di Sicilia”, un sistema integrato di relazioni che costituirà un valore aggiunto per la promozione del territorio. Fabio Granata ha dichiarato che “si tratta di mettere in evidenza quello che abbiamo, puntando su un nuovo slogan: non cerchiamo turisti, ma viaggiatori”. Per Granata la Sicilia si appresta a varare un “sistema dinamico e moderno di produzione turistica che deve saper dare risposte ad un mercato nuovo che chiede di conoscere e di capire il territorio nel quale si muove.” Già l’assessore Bufardeci aveva iniziato un percorso che copiava il “Circuito del Mito” con il progetto interregionale “Scenario Mediterraneo” che coinvolgeva i teatri di Racalmuto, Modica, Villafrati, Caltagirone, Comiso, Biancavilla. Ora, il neo assessore Strano torna al 1999 per riparlare del Circuito del Mito, cioè di un circuito di spettacoli che coinvolge i teatri antichi siciliani, i siti archeologici e i sagrati delle chiese più importanti.